Moxnox ha scritto:E se fosse una "corruzione" (non so se sia corretto chiamarla in questo modo) del verbo francese balader, nel senso che la testa va un po' per conto suo...?
Moxnox, m’ha preceduto d’un soffio! (Potrebbe anche derivare —senza «corruzioni»— da una corrispondente forma dialettale…)
Faccio, infatti, notare che Luisa ha scritto balodoroni.
E' indispensabile, mi sembra, che Luisa ci riveli l'occorrenza e l'autore in cui si ritrova. Il punto in comune delle interpretazioni finora pervenute è che l'espressione non sembra essere toscana (almeno in partenza).
Mi scuso per il ritardo (che purtroppo si potrae) nella "rivelazione" dell'agognata occorrenza. Sono ancora in ferie (lo sarò fino al 16) e non ho con me né il mio computer, né i miei materiali di studio.
Bisognerà quindi avere ancora qualche giorno di pazienza.
(Non ricordo a memoria l'occorrenza né l'autore perché questo hapax mi è letteralmente capitato sotto gli occhi pochi giorni prima delle vacanze, mentre cercavo tutt'altro. Mi sono appuntata il luogo e l'autore, ripromettendomi di leggere tutto piu attentamente dopo le ferie)
L'interpretazione di Monovox è quella che avevo azzardato anche io, balader o un suo corrispettivo dialettale come base per balodoroni.
Volevo anche segnalare che in francese esiste un piccolo gruppo di locuzioni avverbiali terminanti in -ons, chiaramente "imparentate" con gli avverbi in -oni. le più famose sono à reculons, à califourchons, à tatons (rispettivamente a rinculoni, a cavalcioni, a tastoni). ce ne sono anche altre meno conosciute e oggi desuete.
Appena riavrò a portata di mano il materiale, citerò l'occorrenza di balodoroni.
Visto che siamo scivolati nel trivio aggiungero` (se non l'ho gia` fatto) che in mantovano esiste anche (ma non so quanto sia antica) la locuzione avverbiale a culbuson (pron. /akylby'zon/) che indica la posizione adulta corrispondente al gattoni dei bambini (e al livornese a bu'oritto...)
Spolvero il filone: ho appena rinvenuto in Landolfi (Del meno, 1978), e ritrovato nel Tommaseo, la "locuzione doppia" balordon balordoni, che non credo fosse ancora emersa. A questo punto mi chiedo se quanto riportato da Luisa non sia un semplice refuso.
Sembra un arcaismo, non lo trovo nel Battaglia. Fra i due archivi della LIZ[a] e della BibIt[a] (:D) si rinviene un unico esempio, dell’Aretino:
...onde tu solleticandogli e sotto le braccia e nei fianchi, mettetegli intorno: e come l’hai fatto risentire, ripiglialo e diguazzalo con tanti arzigogoli che egli alzi la testa balordon balordoni. (Dialogo)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Moxnox ha scritto:Spolvero il filone: ho appena rinvenuto in Landolfi (Del meno, 1978), e ritrovato nel Tommaseo, la "locuzione doppia" balordon balordoni, che non credo fosse ancora emersa. A questo punto mi chiedo se quanto riportato da Luisa non sia un semplice refuso.
Il significato nel Tommaseo in linea: http://www.dizionario.org/d/?pageurl=balordone
Anch'io propenderei per un refuso. Peccato che Luisa non si sia più fatta viva, lasciandoci in sospeso.
Marco1971 ha scritto:Ma non sarebbe meglio con la preposizione? A prontacassa?
No, in genere viene usato senza essere preceduto da preposizione. Similmente a "sconto contanti", "sconto bambini", è naturale dire "sconto pronta cassa". Prontacassa non è usato comunemente. "Pronto cassa" invece potrebbe derivare da un'errata associazione di idee con "pronto contro termine".
Marco1971 ha scritto:
Questo mi ricorda che spesso ho letto *in contrassegno, mentre si deve dire contro assegno (contr’assegno) tout court. Le preposizioni si levano dove dovrebbero starci e s’aggiungono quando non ce n’è punto bisogno...
I corrieri chiedono espressamente di apporre sul documento di trasporto la dicitura "merce in contrassegno" e l'importo da incassare, nel caso il pagamento sia alla consegna. Ha perso nel tempo l'accezione iniziale, che si riferiva all'assegno bancario: ora è possibile pagare anche con altri metodi.
A te ricorro; e prego ché mi porghi mano
A trarmi fuor del pelago, onde uscire,
S'io tentassi da me, sarebbe vano.