
«Sub-»
Moderatore: Cruscanti
Mi scuso caro Bubu, ma quando sono in ufficio, purtroppo leggo e scrivo con troppa fretta.
Probabilmente la domanda, oltre che confusa, è fuori luogo, nel senso che non avendo visto tra gli esempi parole come subaffittare, subappaltare o subagente, mi interessava sapere se queste fossero parole italiane o di derivazione anglosassone.
Grazie per la sua attenzione e cordiali saluti.
Probabilmente la domanda, oltre che confusa, è fuori luogo, nel senso che non avendo visto tra gli esempi parole come subaffittare, subappaltare o subagente, mi interessava sapere se queste fossero parole italiane o di derivazione anglosassone.
Grazie per la sua attenzione e cordiali saluti.
...un pellegrino dagli occhi grifagni
il qual sorride a non so che Gentucca.
il qual sorride a non so che Gentucca.
Ma si figuri, caro Fabio.
Il fatto è che Marco aveva chiesto:
Il fatto è che Marco aveva chiesto:
Subaffittare è attestato dal 1669, subappaltare dal 1696 e subagente dal 1960 (attestazioni riprese dal GRADIT); quindi non rientravano nell'intervallo temporale della richiesta e, comunque, non sembrano, dalle indicazioni del vocabolario, di derivazione anglosassone.Marco1971 ha scritto:Ha qualche esempio di termine recente (con ‘recente’ mi riferisco agli ultimi trent’anni) con sub- che non ci venga dall’estero e sia una formazione italiana scria scria?

La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
V. M. Illič-Svitič
Per quanto riguarda subagente: in inglese sub-agent è attestato sin dal 1843 (si veda l’OED) ed è comune soprattutto in testi legali americani (l’OED dice «spec. in U.S. Law»); non si può escludere che la coniazione italiana sia un calco. A ogni modo, sub- non disturba quando segue una vocale, disturba quando seguono una o piú consonanti.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Ma non si può neanche affermarlo, perché nessun vocabolario ne parla. Tenuto conto poi che negli ambienti legali si mastica un po' di latino, si potrebbe trattare anche di una formazione indipendente (tra l'altro, come dirò tra poco, non è detto che da noi il termine sia stato introdotto dagli ambienti legali).Marco1971 ha scritto: non si può escludere che la coniazione italiana sia un calco.
Sì, non ne facciamo assolutamente un problema.Marco1971 ha scritto: A ogni modo, sub- non disturba quando segue una vocale, disturba quando seguono una o piú consonanti.
Comunque, poiché mi piace contraddire Marco (

Sul Battaglia, sotto la voce subagente, è presente una citazione tratta dal libro Provinciali (1925) di Achille Giovanni Cagna (1847 - 1931):
Ci toccherà avvertire le redazioni dei vocabolari...Vedo che tu vai diventando asino, e me ne consolo. Ti gioverà parecchio nella tua carriera di subagente!
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
V. M. Illič-Svitič
Vabbè, mi abituerò a subaccezione, in fondo piú «leggero» di sottaccezione e usato anche dalla Crusca.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Chi c’è in linea
Utenti presenti in questa sezione: Bing [Bot] e 1 ospite