Treccani: «DATARE: 2. Con uso intr., poco corretto ma ormai diffuso, avere inizio, decorrere: "la licenza data dal giorno 15"; "a d. da oggi, a d. dal mese prossimo, cioè a cominciare, a partire, a contare da, ecc."».
De Mauro: «DATARE: 2 v.tr., attribuire per ipotesi a un dato periodo: "l’esperto ha datato il quadro intorno al 1700"».
Mi aiutate a capire se la proposizione in incipit è corretta? Se sì, perché? Grazie!
