«Non si riescono»
Moderatore: Cruscanti
«Non si riescono»
Su Google ci sono due milioni e settecento mila occorrenze per questa costruzione sintattica !
Ringrazio il gentilissimo MARCO1971 per avermi spiegato in modo chiaro che tra le due frasi: " Soldi che non si riescono a spendere" e " Soldi che non si riesce a spendere", solo la seconda è sintatticamente corretta. Poi, facendo un giro su Internet, ho trovato che il signor De Rienzo, nel suo sito, preferisce la prima costruzione !
Correggetemi sempre, mi sono iscritto per imparare, grazie!
Ringrazio il gentilissimo MARCO1971 per avermi spiegato in modo chiaro che tra le due frasi: " Soldi che non si riescono a spendere" e " Soldi che non si riesce a spendere", solo la seconda è sintatticamente corretta. Poi, facendo un giro su Internet, ho trovato che il signor De Rienzo, nel suo sito, preferisce la prima costruzione !
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Nella grammatica di Serianni si legge (IX.13b):
Sono soldi che non si riescono a spendere: ‘Sono soldi che non riescono a essere spesi’?
Sono soldi che non si riesce a spendere: per me qui avremmo un ‘si’ impersonale: Sono soldi che uno non riesce a spendere.
Sono soldi che non si spendono può essere volto al passivo: Sono soldi che non vengono spesi.Con un verbo intransitivo o transitivo senza oggetto espresso il si non ha valore passivante ma impersonale.
Sono soldi che non si riescono a spendere: ‘Sono soldi che non riescono a essere spesi’?

Sono soldi che non si riesce a spendere: per me qui avremmo un ‘si’ impersonale: Sono soldi che uno non riesce a spendere.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Aggiungo ancora questa precisazione, tratta dalla GGIC (vol. I, p. 107, sott. mia):
In una frase come Sono bambini che non si riescono a controllare avremmo il corrispettivo passivo Sono bambini che non riescono a essere controllati, che già mi pare semanticamente piú accettabile; ma anche qui, spontaneamente, userei il ‘si’ impersonale: Sono bambini che non si riesce a controllare.
Ammetto però di non capir bene l’affermazione della GGIC: una frase come Sono soldi che si guadagnano abbiamo un ‘si’ passivo (Sono soldi che vengono guadagnati) con soggetto non umano...
Trovo anche qualcosa (a tratti discutibile, secondo me) nella grammatica di Massimo Birattari (Milano, Ponte alle Grazie, 2000, p. 140):
Ecco perché l’istinto mi diceva che la frase (che mi sento ora di asteriscare) *Sono soldi che non si riescono a spendere non appare corretta: i soldi non sono un soggetto umano.b) col si passivo il soggetto logico è sempre umano e plurale (cfr. 6.3.4.), mentre nella costruzione passiva non ci sono restrizioni sul tipo di soggetto logico.
In una frase come Sono bambini che non si riescono a controllare avremmo il corrispettivo passivo Sono bambini che non riescono a essere controllati, che già mi pare semanticamente piú accettabile; ma anche qui, spontaneamente, userei il ‘si’ impersonale: Sono bambini che non si riesce a controllare.
Ammetto però di non capir bene l’affermazione della GGIC: una frase come Sono soldi che si guadagnano abbiamo un ‘si’ passivo (Sono soldi che vengono guadagnati) con soggetto non umano...

Trovo anche qualcosa (a tratti discutibile, secondo me) nella grammatica di Massimo Birattari (Milano, Ponte alle Grazie, 2000, p. 140):
Lascio ora la parola ad altri.Questa regola vale anche quando il verbo, all’infinito, è preceduto da verbi «servili» o «fraseologici» (v. pag. 172) come potere, dovere, volere, cominciare e cosí via: «Si potevano vedere i primi effetti delle nostre scelte», «Si cominciavano a vedere i primi effetti». È vero però che se la frase si complica, viene naturale considerare quel si come un soggetto impersonale, equivalente a un noi. È lecito (non obbligatorio) dire «Si riuscirebbe forse a vedere distintamente tutti i singoli effetti delle nostre scelte», perché si riuscirebbe viene sentito come uno riuscirebbe o noi riusciremmo, e quegli effetti, cosí lontani dal verbo, diventano un complemento oggetto. Come vedete, la differenza con la frase precedente (che invece suonerebbe sbagliata se diventasse «Si poteva vedere i primi effetti» [questo mi sembra un giudizio errato]) non è una questione di significato, ma di orecchio. Va detto inoltre che riuscire non è, in senso stretto, un verbo servile come potere, anche se, in questo caso, la sua funzione non è diversa. Se passiamo a un altro verbo, preferire, ci accorgiamo che la concordanza al plurale non è possibile: «Si preferisce vedere solo gli effetti positivi delle nostre scelte», non *«Si preferiscono vedere solo gli effetti positivi delle nostre scelte».
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
La frase Sono bambini che non si riescono a controllare non potrebbe significare anche Sono bambini che non riescono a controllarsi, con una posizione anormale del si? Non so se sia grammaticalmente corretta per entrambi i significati, ma di certo è sconsigliabile in ogni caso, foss'anche solo per quest'ambiguità.
A questo punto mi viene un dubbio: che cosa s'intende per soggetto logico? Il soggetto logico non dovrebbe essere colui che compie in realtà un'azione, cioè chi vede, chi controlla i bambini o chi guadagna?
Il problema sembra presentarsi solo quando «il verbo, all’infinito, è preceduto da verbi "servili" o "fraseologici"», appunto: ma è possibile dire «Si riuscirebbero forse a vedere distintamente tutti i singoli effetti delle nostre scelte»? Di certo a me questa frase suona sbagliata (anche se forse non è tale, come «Si poteva vedere i primi effetti» che suona sbagliata a Birattari), ma è perché gli effetti non sono umani?Marco1971 ha scritto:Ammetto però di non capir bene l’affermazione della GGIC: una frase come Sono soldi che si guadagnano abbiamo un ‘si’ passivo (Sono soldi che vengono guadagnati) con soggetto non umano...
A questo punto mi viene un dubbio: che cosa s'intende per soggetto logico? Il soggetto logico non dovrebbe essere colui che compie in realtà un'azione, cioè chi vede, chi controlla i bambini o chi guadagna?
Ecco la definizione di soggetto logico.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
E il sintagma in questione può anche essere sottinteso o non esistere proprio, come nel caso del si passivante; perciò perché il soggetto logico di Sono soldi che si guadagnano non è umano?
Forse quella precisazione della GGIC significa solo che non si può dire, ad esempio, in autunno si perdono le foglie (per le foglie sono perse dagli alberi cioè gli alberi perdono le foglie)?
Forse quella precisazione della GGIC significa solo che non si può dire, ad esempio, in autunno si perdono le foglie (per le foglie sono perse dagli alberi cioè gli alberi perdono le foglie)?
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