Loc. ingl.; comp. di baby ‘bambino’ e boomer, dal v. to boom ‘esplodere’.
Sempre molto cogliluvia, la nostra lessicografia odierna (che crede invece di fare grande e seria filologia...).
Tralasciando le cose inaccettabili, mi sembra che si potrebbe benissimo dire stranatalità, stranatalismo, stranatalistico (o iper-, visto che esiste iponatalità [1905], ‘basso indice di natalità’). O no?
A me sembrerebbe da criticare non tanto l'uso di un anglismo che magari lascia il tempo che trova, ma la circolarità della definizione, problema di tutti i dizionari. Infatti con questa definizione non si insegna a chi legge che nel definire un termine occorre evitare le tautologie, ossia in parole povere, la definizione non deve contenere nessuna delle parole presenti nel termine da definire.
A me non sembra tanto circolare come definizione, e neanche inadeguata.
La locuzione di partenza è senz’altro baby boom e sarà lì che bisognerà spiegare, in buon italiano e senza circolarità, il significato dell’espressione. Rispiegarla per un derivato sarebbe un’inutile ripetizione.
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati. V. M. Illič-Svitič
bubu7 ha scritto:La locuzione di partenza è senz’altro baby boom e sarà lì che bisognerà spiegare, in buon italiano e senza circolarità, il significato dell’espressione. Rispiegarla per un derivato sarebbe un’inutile ripetizione.
Infatti, nel Garzanti 2007, alla voce baby boom si legge come definizione: "improvviso e rapido aumento della natalità; gli anni del baby boom".
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati. V. M. Illič-Svitič
bubu7 ha scritto:La locuzione di partenza è senz’altro baby boom e sarà lì che bisognerà spiegare, in buon italiano e senza circolarità, il significato dell’espressione. Rispiegarla per un derivato sarebbe un’inutile ripetizione.
Forse bisogna tenere presente anche le differenze fra il dizionario cartaceo e quello in linea: nel primo la definizione di baby boom è immediatamente prima di quella di baby boomer, e quindi leggere la definizione della locuzione derivata e quella dell'originale è un tutt'uno, diversamente da quanto accade nella versione in linea.