Lo so, posizionare ce l’ho messo apposta – come il congiuntivo – per far capire che so come si scrive in certo tecnicese.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Debbo aggiungere una postilla, per chi credesse a un refuso mio: ho scritto di proposito (l’intento lo lascio al giudizio del lettore) tecnicese al posto di tecnichese.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Mi sembra che nella lingua parlata, "infilare su per il naso" (per non dire peggio) sia abbastanza usato no?
Lo stesso mi sembra che valga per "infilare una farfalla su uno spillone" o "un cetriolino su uno stuzzicadenti" e così via...
Dovessi scriverlo, preferirei scrivere che il mio bambino si è infilato un bottone nel naso, ma mi fa l'effetto che chi ascolta ne deduca che poi è uscito facilmente e non ci sono state conseguenze. Dicendo invece che se lo è infilato su per il naso, mi sembra che si afferri la pericolosità della cosa e che il bottone sia andato talmente in alto da richiedere l'intervento di un medico.
Cordiali saluti a tutti.
...un pellegrino dagli occhi grifagni
il qual sorride a non so che Gentucca.
Sí, Fabio, con su per e giú per funziona, perché indicano chiaramente un movimento ascensionale/discensionale. Ma i suoi esempi appartengono alla lingua colloquiale, e un infilare su per non si addirebbe, credo, a istruzioni per l’uso.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.