Discussione sui traducenti di forestierismi
Moderatore: Cruscanti
Per la verità a me interesserebbe anche sapere se le mie percezioni riguardo all'uso di gadget, accessorio e aggeggio sono corrette o no (per sapere come comportarmi, non per altro)...Marco1971 ha scritto:Basta sapere che esistono questi traducenti; aggiungiamoli alla lista.
Certo che lo aggiugiamo, anche se per l'uso (probabilmente errato) da me constatato di gadget non ne sento affatto il bisogno.Marco1971 ha scritto:Io insisterei nell’includere gaggetto, nei casi in cui non andassero bene aggeggi(n)o, gingillo e gli altri possibili traducenti menzionati.
Ah, un'altra "parola": vip, che tradurrei con divo (ma forse è eccessivo, visto lo scialo che si fa di vip...)...
Ultima modifica di Federico in data gio, 08 dic 2005 0:54, modificato 1 volta in totale.
Non dimentichiamo, Federico (non me ne voglia), che all'inizio è normale che i traducenti suonino un po' strani.
A me sembrano perfetti, soprattutto per:
A me sembrano perfetti, soprattutto per:
anche un "gadget" che si muove (tipo quelle diavolerie che vendono per strada i cinesi: cani saltellanti, robot semoventi, "babbi natale" danzanti...) è indubbiamente un "aggeggio";
Felice chi con ali vigorose
le spalle alla noia e ai vasti affanni
che opprimono col peso la nebbiosa vita
si eleva verso campi sereni e luminosi!
___________
Arianna
le spalle alla noia e ai vasti affanni
che opprimono col peso la nebbiosa vita
si eleva verso campi sereni e luminosi!
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Arianna
A quale traducente si riferisce? Perché i miei dubbi sono proprio sull'uso di aggeggio, non sulla sua opportunità come sostituto di gadget, e per quanto riguarda gaggetto ho solo avanzato dubbi sulla sua utilità, non sulla sua opportunità...arianna ha scritto:Non dimentichiamo, Federico (non me ne voglia), che all'inizio è normale che i traducenti suonino un po' strani.
Ultima modifica di Federico in data gio, 08 dic 2005 8:11, modificato 1 volta in totale.
È vero, mi scusi, ho interpretato male questa sua frase:
anche un "gadget" che si muove (tipo quelle diavolerie che vendono per strada i cinesi: cani saltellanti, robot semoventi, "babbi natale" danzanti...) è indubbiamente un "aggeggio"; ma di certo non mi verrebbe naturale definire "aggeggio" un banale pupazzetto di peluche, per esempio. Non so se sia una mia percezione isolata del valore di questa parola...
Felice chi con ali vigorose
le spalle alla noia e ai vasti affanni
che opprimono col peso la nebbiosa vita
si eleva verso campi sereni e luminosi!
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Arianna
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Arianna
Ma certo! Era solo una mia curiosità capire se aggeggio ha quella sfumatura solo per me: non volevo certo sostenere che fosse una questione fondamentale ai fini della traduzione di gadget...Marco1971 ha scritto:Federico, se mi permette un rilievo, a me sembra che lei complichi le cose a oltranza, cercando sfumature talvolta molto personali. Basta mettere, come traducenti per gadget, aggeggi[n]o, gingillo e gaggetto; e si passa ad altro.
P.s.: comunque ho già messo tutto nella lista.

Trader: speculatore, ma è ormai usato solo con sfumatura spregiativa; operatore di borsa/in titoli (troppo lungo)
Moral suasion (usato senza alcun riferimento alla morale): semplicemente persuasione? O più genericamente pressione, convincimento? Forse persino intermediazione...
governance: l'ho letto oggi col semplice significato di "dirigenza". Due righe dopo significava però "gestione". Ma in realtà si trattava di una spartizione di poltrone, quindi è un normale artificio retorico (facilitato però dalla parola straniera
)...
Ieri ho sentito dire statement per dichiarazione: brrr...
Ah, manca outing: confessione, rivelazione...
Ho recuperato questa vecchia lista di Marco:
adder: sommatore, addizionatore
backlit: (schermo) retroilluminato
checksum: totale di controllo, somma di controllo
direct addressing: indirizzamento diretto
editor: redattore
enter/insert: inserire
environment: ambiente
file: filza («dato che all’inglese file corrisponde in italiano — anche etimologicamente — filza»)
justification: giustificazione, allineamento del margine
light pen: penna ottica
motherboard: scheda madre
offset: scostamento, spiazzamento
palette: tavolozza
plotter: tracciatore, disegnatore
polling: scrutinio
printout: tabulato
scroll: scorrimento
software design: progettazione del logicale (logicale sul modello del francese logiciel)
system architecture: architettura del sistema
text processing: elaboratore del testo
throughput: capacità di trasporto, portata
time sharing: ripartizione del tempo, condivisione del tempo
track: pista, traccia
wired: connesso, a fili
flikering -> tremolio, sfarfallamento/sfarfallío
crash -> blocco, crollo
overflow -> sovraccarico? traboccamento
spoiler: anticipazione, rivelazione, anteprima, soffiata
standing ovation: ovazione in piedi
intanglement: rreticolo, reticolato, rete
Non so, ci sono molti termini che non ho mai sentito, per cui servono conferme (sulla necessità di tradurli, prima che sulla correttezza della traduzione)...
P.s.: ho evidenziato quelli che ho già inserito nella lista
Moral suasion (usato senza alcun riferimento alla morale): semplicemente persuasione? O più genericamente pressione, convincimento? Forse persino intermediazione...
governance: l'ho letto oggi col semplice significato di "dirigenza". Due righe dopo significava però "gestione". Ma in realtà si trattava di una spartizione di poltrone, quindi è un normale artificio retorico (facilitato però dalla parola straniera

Ieri ho sentito dire statement per dichiarazione: brrr...

Ah, manca outing: confessione, rivelazione...
Ho recuperato questa vecchia lista di Marco:
adder: sommatore, addizionatore
backlit: (schermo) retroilluminato
checksum: totale di controllo, somma di controllo
direct addressing: indirizzamento diretto
editor: redattore
enter/insert: inserire
environment: ambiente
file: filza («dato che all’inglese file corrisponde in italiano — anche etimologicamente — filza»)
justification: giustificazione, allineamento del margine
light pen: penna ottica
motherboard: scheda madre
offset: scostamento, spiazzamento
palette: tavolozza
plotter: tracciatore, disegnatore
polling: scrutinio
printout: tabulato
scroll: scorrimento
software design: progettazione del logicale (logicale sul modello del francese logiciel)
system architecture: architettura del sistema
text processing: elaboratore del testo
throughput: capacità di trasporto, portata
time sharing: ripartizione del tempo, condivisione del tempo
track: pista, traccia
wired: connesso, a fili
flikering -> tremolio, sfarfallamento/sfarfallío
crash -> blocco, crollo
overflow -> sovraccarico? traboccamento
spoiler: anticipazione, rivelazione, anteprima, soffiata
standing ovation: ovazione in piedi
intanglement: rreticolo, reticolato, rete
Non so, ci sono molti termini che non ho mai sentito, per cui servono conferme (sulla necessità di tradurli, prima che sulla correttezza della traduzione)...
P.s.: ho evidenziato quelli che ho già inserito nella lista
Ultima modifica di Federico in data dom, 11 dic 2005 10:30, modificato 1 volta in totale.
Brevità
Adesso ogni volta che incontro un forestierismo controllo quanto spazio sarebbe stato necessario per evitarlo: ho verificato che nella stragrande maggioranza dei casi (almeno l'85%) si sarebbe potuto usare un traducente senza problemi (cioè senza nemmeno cambiare il formato della pagina/articolo).
- giulia tonelli
- Interventi: 370
- Iscritto in data: mar, 12 lug 2005 10:51
- Località: Stoccolma
Un'osservazione su gadget.
Probabilmente è una deformazione professionale (mi occupo, anche, di marketing), ma l'unico significato che io ho mai sentito per gadget, usato in italiano, è di "oggetto regalato a scopo promozionale". Esempi:
"Dobbiamo preparare la fiera del 15 febbraio a Francoforte, che gadget facciamo questa volta?"
"Secondo me partecipare a queste fiere è inutile: la stragrande maggioranza delle persone viene solo a caccia di gadget".
Sicuramente non si può usare "aggeggio", "oggettino" o "gingillo", in questi casi. Non vi offendete, ma gaggetto non lo prendo nemmeno in considerazione.
Probabilmente è una deformazione professionale (mi occupo, anche, di marketing), ma l'unico significato che io ho mai sentito per gadget, usato in italiano, è di "oggetto regalato a scopo promozionale". Esempi:
"Dobbiamo preparare la fiera del 15 febbraio a Francoforte, che gadget facciamo questa volta?"
"Secondo me partecipare a queste fiere è inutile: la stragrande maggioranza delle persone viene solo a caccia di gadget".
Sicuramente non si può usare "aggeggio", "oggettino" o "gingillo", in questi casi. Non vi offendete, ma gaggetto non lo prendo nemmeno in considerazione.
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