
«Battuage»
Moderatore: Cruscanti
«Battuage»
Il GRADIT dice che viene dal francese (e ne indica anche il plurale battuages). Siccome questa parola in francese non esiste né sembra essere mai esistita, vi domando dove siamo andati a pescarla. 

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
battuage s.m.inv. ES fr. [1993-94; fr. battuage, pl. battuages] 1 pratica dello scambismo effettuata all’aria aperta, in punti di incontro come parcheggi, spiagge, piazze, ecc., noti ai frequentatori / prostituzione, spec. omosessuale 2 estens., il luogo dove si svolge tale pratica.bubu7 ha scritto:Le dispiace riportare la definizione del Gradit e trascriverci la sezione etimologica del lemma?
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
-
- Interventi: 341
- Iscritto in data: gio, 14 set 2006 23:04
- Località: Finlandia
Quello che m’interesserebbe capire è donde spunta fuori quella ‘u’, e come mai un dizionario ‘serio’ come il GRADIT attribuisca franciosi natali a una voce inesistente...
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
- u merlu rucà
- Moderatore «Dialetti»
- Interventi: 1340
- Iscritto in data: mar, 26 apr 2005 8:41
Non conosco queste forme, ma se si usano nelle zone della Francia vicine al confine, può darsi che il termine si sia diffuso nell’Italia settentrionale e da lí nel resto del paese. Resta strano che in francese stàndaro, invece, sia voce sconosciuta.
Ultima modifica di Marco1971 in data mar, 05 feb 2008 17:21, modificato 1 volta in totale.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Bah, secondo me la spiegazione e` molto meno linguistica e molto piu` antropo-sociologica. Quella "u" secondo me (parente delle "u" milanesoidi di chi dice "giuente", "ciuao", ecciuetera) viene dal fatto che la parola e` stata inventata da chi non sapendo il francese voleva darsi un tono chic e snob, e inserire il suono "ua`" (tant'e` vero che lo pronunciano cosi`, come se fosse scritto bat-toi-je) oltre al finale in "age", fanno cosi` vaffinato...
Tutto perfettamente plausibile conoscendo un po' l'ambiente che ha prodotto quell'obbrobrio.
Tutto perfettamente plausibile conoscendo un po' l'ambiente che ha prodotto quell'obbrobrio.
Ultima modifica di Bue in data mar, 05 feb 2008 17:25, modificato 1 volta in totale.
Sembrerebbe esistere ora, ché a parte battuage non ricordo nessun caso di modifica della veste alloglotta d’un forestierismo (che rimanga forestierismo, s’intende, non si parla degli adattamenti) – se non occasionali errori d’ortografia. Il mutamento riguarda di solito il significato.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
C'è il famoso/famigerato würstel, inesistente in tedesco, che però stando a wikipedia è corretto secondo i dialetti tedeschi meridionali.Marco1971 ha scritto:Sembrerebbe esistere ora, ché a parte battuage non ricordo nessun caso di modifica della veste alloglotta d’un forestierismo
E ce ne sono sicuramente altri, tra cui il già citato vitel tonné
In effetti, Würstel è comunque registrato, è una forma esistente. Per tonné almeno il GRADIT dice: 1927; voce pseudofr., cfr. fr. thon. Inoltre è nell’uso la forma italiana vitello tonnato (dal piemontese vitel toné).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Chi c’è in linea
Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 1 ospite