«Cliffhanger»

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Marco1971
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«Cliffhanger»

Intervento di Marco1971 »

Il GRADIT dà solo il senso proprio: particolare tipo di gancio utilizzato nell’arrampicata artificiale.

Si può leggere qui cosa il termine significa nella narrativa, ecc.

Il Picchi dà: situazione piena di suspense, episodio mozzafiato.

E il Sansoni dà: 1 (Letter) racconto m. pieno di suspense.
2 (tense situation) situazione f. ricca di suspense.


Dopo una discussione in privato con methao_donor (che mi ha sottoposto la questione di come rendere cliffhanger in italiano), mi domando se non si potrebbe (scartando, almeno momentaneamente, cliffànghero, a cui ricorrere se null’altro vale) usare, sfruttando la definizione di cui sopra, gancio sospeso. Vediamo d’illustrare la cosa, con esempi pescati in rete.

Occhio che non ha un finale, la serie finisce con un cliffhanger pauroso che rimarrà per sempre irrisolto. > ...la serie finisce con un gancio sospeso che rimarrà per sempre irrisolto.

Un cliffhanger è quando una puntata finisce sul più bello. > Un gancio sospeso è quando una puntata finisce sul piú bello.

Ci aspetta, a detta dei produttori, il più grande cliffhanger di tutta la serie! > Ci aspetta, a detta dei produttori, il piú grande gancio sospeso di tutta la serie!

L’immagine è quella di chi, arrampicandosi s’una parete/scogliera, ecc., resti in bilico tra la vita e la morte, rischiando di cadere nel vuoto (o cosí almeno io credo).

Attendo altri pareri. :)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Freelancer
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Re: «Cliffhanger»

Intervento di Freelancer »

Marco1971 ha scritto:Attendo altri pareri.
Mi sembra che come al solito lei vorrebbe fare una mappatura letterale di un sintagma tecnico-metaforico che secondo me non funziona in italiano.

In quanto tecnicismo, come c'è da aspettarsi cliff-hanger non viene tradotto dagli esperti del ramo. Infatti è lasciato in inglese, ad esempio, insieme ad altri termini simili, nel libro "Arrampicata libera" di Fabrizio Antonioli, geologo ricercatore presso il dipartimento Ambiente dell'ENEA e istruttore nazionale di alpinismo ptresso la Scuola centrale del CAI (dal retro di copertina). Però è definito nel glossario: "eccezionale gancio di acciaio utilizzato sulle salite estreme: si appoggia su una piccola rientranza della roccia e ci si aggancia con una staffa".

Gancio sospeso è una corretta traduzione letterale, ma il termine inglese ha una sua carica metaforica che va ben oltre il semplice cliff-hanger, che è un termine alternativo a skyhook, come leggo in questo glossario. E skyhook significa non solo (dall'American Oxford Dictionary) a small flattened hook, with an eye for attaching a rope, fixed temporarily into a rock face, ma anche an imaginary or fanciful device by which something could be suspended in the air o a false hope, or a premise or argument which has no logical grounds.

Quello che voglio dire è che la carica metaforica in italiano non viene trasmessa da un gancio sospeso, che rimane termine tecnico o anche, se si vuole, terra-terra (scusando il bisticcio).

Mi sembra invece che in italiano la possibile figura metaforica esista già, ed è sospensione: "Nella retorica, figura consistente nel lasciare volutamente interrotto un discorso", dal Devoto-Oli, che dà anche questa definizione: "Stato apprensivo o ansioso di attesa: una s. penosa."

Quindi mi sembra che in tutti gli esempi che lei riporta si potrebbe benissimo adoperare sospensione o espressioni equivalenti.

Ribadisco che a mio parere la strada per cercare di invitare le persone a non usare un inutile prestito integrale non consiste nel suggerire loro di usare trasposizioni letterali di metafore inglesi - a volte funziona e a volte no, e funziona tanto di meno quanto più "tecnica" è anche la metafora - bensì nell'invogliarle a usare, opportunamente modificate se c'è bisogno - le espressioni autoctone, come in questo caso sospensione, per fare scoprire loro il gusto di usare la propria lingua e di giocarci. A che serve insegnare a riprodurre passivamente, ossia a copiare?
Ultima modifica di Freelancer in data gio, 14 feb 2008 17:14, modificato 1 volta in totale.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Grazie, Roberto. Avevamo pensato (io e methao_donor) a sospensione, ma ci era sembrato che non fosse abbastanza tecnico come termine applicato alla narrativa. E contro cliffhanger temo che non regga... :(

Non insegno a riprodurre passivamente: non insegno e basta. Però tanto passiva non è la mia soluzione: la traduzione letterale sarebbe stata qualcosa come gancio da precipizio. Comunque se gancio sospeso non funziona e non evoca nulla a nessuno, non insisto. :)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Daniele
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Intervento di Daniele »

Caro Marco, ho fatto un po' fatica leggendo il suo ultimo intervento, e mi permetto di chiederle: se non voleva scrivere "Però la mia soluzione non è tanto passiva", non era meglio comunque scrivere "Però tanto passiva non è, la mia soluzione"? Non me ne voglia, è solo una domanda sull'uso della virgola.

Per quanto riguarda il cliffhanger, temo che non se ne esca. Il problema è che, prendendo gli esempi trovati in rete, da quanto ho capito abbiamo almeno due significati diversi: episodio mozzafiato e finale sospeso. Rendere in italiano con un unico termine entrambe le accezioni mi pare arduo. Se fossi un traduttore probabilmente userei ora una, ora l'altra espressione, secondo i casi.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Daniele ha scritto:Caro Marco, ho fatto un po' fatica leggendo il suo ultimo intervento, e mi permetto di chiederle: se non voleva scrivere "Però la mia soluzione non è tanto passiva", non era meglio comunque scrivere "Però tanto passiva non è, la mia soluzione"? Non me ne voglia, è solo una domanda sull'uso della virgola.
È una di quelle virgole facoltative, che si segna solo se si vuole insistere sulla pausa. Ho scelto di non inserire la virgola per non dare un indebito peso a la mia soluzione.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
methao_donor
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Intervento di methao_donor »

Daniele ha scritto:Per quanto riguarda il cliffhanger, temo che non se ne esca. Il problema è che, prendendo gli esempi trovati in rete, da quanto ho capito abbiamo almeno due significati diversi: episodio mozzafiato e finale sospeso. Rendere in italiano con un unico termine entrambe le accezioni mi pare arduo. Se fossi un traduttore probabilmente userei ora una, ora l'altra espressione, secondo i casi.
Non l'avevo mai trovato col significato di "episodio mozzafiato".
Beh, d'altronde fino a pochi giorni fa ignoravo del tutto la sua esistenza... :D

Comunque, "finale sospeso" in effetti mi pare una soluzione tanto ovvia quanto azzeccata (nel significato descritto nella pagina di wikipedia)...
Il sonno della ragione genera mostri.
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