congiuntivi e indicativi "esortativi"
Moderatore: Cruscanti
congiuntivi e indicativi "esortativi"
Al solito, combatto contro proposizioni che mi paiono "stonate":
«Una possibilità di componimento è quella di affermare che tutto rimanga nell'ambito della speranza e che occorre riportare tutto all'escatologia».
"Affermare", nonostante la sua natura semantica "asseverativa", esprime nella prima parte un'esortazione, manifestata dal modo congiuntivo. Ma mi sembra che pure nella seconda parte vi sia un'intenzione persuasiva: eppure il verbo è all'indicativo. Si può accettare questa formulazione "mista"?
Grazie,
Bartolo
«Una possibilità di componimento è quella di affermare che tutto rimanga nell'ambito della speranza e che occorre riportare tutto all'escatologia».
"Affermare", nonostante la sua natura semantica "asseverativa", esprime nella prima parte un'esortazione, manifestata dal modo congiuntivo. Ma mi sembra che pure nella seconda parte vi sia un'intenzione persuasiva: eppure il verbo è all'indicativo. Si può accettare questa formulazione "mista"?
Grazie,
Bartolo
Quando la costruzione ammette ambo i modi è possibile alternarli nella stessa frase. Un esempio citato nella grammatica di Luca Serianni (XIV.86), di C. Alvaro:
...gli chiedeva quanti erano in casa, se avesse il padre e la madre, se era fidanzata.
Debbo tuttavia ammettere che, al mio orecchio, il congiuntivo mal si sposa col verbo affermare (senza negazione o interrogazione).
...gli chiedeva quanti erano in casa, se avesse il padre e la madre, se era fidanzata.
Debbo tuttavia ammettere che, al mio orecchio, il congiuntivo mal si sposa col verbo affermare (senza negazione o interrogazione).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Ottimo Marco, non stonerebbe anche, nel caso in oggetto, leggere:Marco ha scritto:Debbo tuttavia ammettere che, al mio orecchio, il congiuntivo mal si sposa col verbo affermare (senza negazione o interrogazione).
«Una possibilità di componimento è quella di affermare che [...] occorra riportare tutto all'escatologia»?
No, qui (evidentemente la frase che riporto è fuori contesto, e dal contesto - che io conosco e che per non tediarvi non vi espongo - sono abbastanza certo di quello che dico) si tratta proprio dell'esortazione a far sì che tutto "rimanga" (cioè: "debba rimanere") e della volontà di far comprendere che tutto deve essere ("occorre") riportato [all'escatologia].Federico ha scritto:Oppure, è possibile che nel primo caso l'autore usi il congiuntivo per esprimere perplessità sull'affermazione, e nel secondo no?
Scusi Marco. Nessuna obiezione, solo la mia distrazione, a conferma della sua perplessità, che è pure la mia.il sottoscritto ha scritto:Ottimo Marco, non stonerebbe anche, nel caso in oggetto, leggere:
«Una possibilità di componimento è quella di affermare che [...] occorra riportare tutto all'escatologia»?

Affermare andrebbe preso pragmaticamente (sempre nel suo valore semantico di ‘sostenere’): l’eterogeneità modale delle subordinate indica l’analisi di una dimensione individuale comunque opinante, che nel caso di «rimanga» ‘esorta a resistere’, nel caso di «occorre» ‘sostiene una necessità’ – per chi scrive – evidentemente disattesa. Il «componimento», pertanto, sarebbe 'possibile' auspicando (retoricamente: 'affermando quello che ancora nessuno afferma' – non si sottovaluti la strategia discorsiva che soggiace a quel «possibilità») la continuità di quel che 'è' ma [forse] dà segni di debolezza (l'«ambito della speranza») e proponendo con forza quel che 'non è' ma sarebbe meglio 'fosse' (il rimando all'escatologia).«Una possibilità di componimento è quella di affermare che tutto rimanga nell'ambito della speranza e che occorre riportare tutto all'escatologia».
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