Per ogni cosa c'è il suo tempo
Moderatore: Cruscanti
Per ogni cosa c'è il suo tempo
Mi viene istintivo chiedere: suo di chi? Ho letto questa frase su un calendario a tema religioso. Ho cercato su internet, e ho scoperto che si tratta di un versetto dell'Ecclesiaste. A me questa frase suona malissimo, ma come al solito non capisco se è una mia fisima o se ho un po' di ragione. A me suonerebbe più corretta una frase come Per ogni cosa c'è il giusto tempo. Provo con una frase equivalente: Pr ogni oggetto c'è il suo contenitore. Se giro la frase ottengo c'è il suo contenitore per ogni oggetto. Mi sembra che non funzioni. Se invece dico per ogni oggetto c'è il giusto contenitore anche girandola la frase funziona benissimo. La domanda è: la frase del titolo è corretta? Se lo è, dove sbaglio? E si può almeno dire che è brutta?
La frase è corretta. Ogni (come ciascuno) si associa a suo senza difficoltà, basti pensare a espressioni proverbiali quali Ogni cosa a suo tempo o A ciascuno il suo (che è anche il titolo d’un romanzo di Sciascia).
Ha per caso il riferimento esatto del passo biblico? La revisione letteraria della Bibbia (edizione ufficiale della C.E.I.) è stata curata da nomi illustrissimi: Giacomo Devoto, Bruno Migliorini, Giorgio Petrocchi e il poeta Mario Luzi (e altri scrittori).
Ha per caso il riferimento esatto del passo biblico? La revisione letteraria della Bibbia (edizione ufficiale della C.E.I.) è stata curata da nomi illustrissimi: Giacomo Devoto, Bruno Migliorini, Giorgio Petrocchi e il poeta Mario Luzi (e altri scrittori).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Qoelet (l’Ecclesiaste), 3:
3 Ogni cosa ha il suo tempo. ¹Per ogni cosa c’è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo.
Suo cioè di ogni cosa.
3 Ogni cosa ha il suo tempo. ¹Per ogni cosa c’è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo.
Suo cioè di ogni cosa.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Ecclesiaste 3:1
Ho usato altre volte una Bibbia in linea che mi sembra ben fatta., la trova qui.
Ho usato altre volte una Bibbia in linea che mi sembra ben fatta., la trova qui.
Io non ci vedo proprio nulla di strano... Mi sembra una frase normale, neanche poetica. Ma ognuno è libero di fare le sue scelte. 

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Ecco, ecco: ognuno è libero di fare le sue scelte. Non c'è quel per e tutto fila liscio. Ognuno ha il suo momento. Ogni cosa ha il suo tempo. È proprio il per che al mio orecchio fa stridere la frase. Ma come ho detto, sarà una delle mie fisime… Buona notte, Marco, e grazie per la sua solerte assistenza!
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