Marco1971 ha scritto:…secondo ogni evidenza lei non ha ancora assimilato i criteri del purismo strutturale, che non ricorre sistematicamente al calco (che rientra nel punto 3 qui sotto). Li ricito:
Arrigo Castellani ha scritto:Forestierismi accettabili, cioè compatibili colle strutture della nostra lingua: s’accettano (tango e simili). Forestierismi che non si possono accettare senza cambiamenti: 1) s’adattano (è il caso di filme e simili); 2) si sostituiscono con voci già esistenti (barca che estromette yacht); 3) si sostituiscono con neoformazioni.
Forse non li ho ancora assimilati perché: 1) l'adattamento è ormai raro e ne abbiamo discusso a iosa; 2) l'uso di una voce già esistente è un'ovvietà; 3) con le neoformazioni bisogna andarci piano perché non si possono creare a raffica.
Comunque nel nostro caso si applica un quarto principio, di grande razionalità: usare materiale preesistente per esprimere il concetto in buon italiano, semplice e chiaro.
Marco1971 ha scritto:Il punto è che, oggi, la maggioranza dei parlanti vuole espressioni concise e in parte per questo motivo ricorre all’inglese.
Questa analisi non è corretta; ricorrono all'inglese, come sappiamo, per snobismo/provincialismo, perché non conoscono bene l'inglese e si fanno incantare da parole o espressioni normali, perché non sono attrezzati linguisticamente per sostituire i sintagmi inglesi con sintagmi italiani altrettanto validi, ecc.
Bisogna fare attenzione a non lasciarsi prendere dalla fissazione della brevità; se le persone ricercassero sempre e soltanto la brevità scriverebbero in modo conciso mentre nella maggior parte dei casi scrivono in modo prolisso, perché liberare la propria scrittura dalle ridondanze è difficile.