«Webbista»
Moderatore: Cruscanti
«Webbista»
Di uso assai marginale, webbista mi pare del tutto inutile: abbiamo già internettaro.
Internettaro però, per quel suffisso -aro di sapore popolareggiante, non invita alla serietà. Esiste internettista (retista ha tutt’altro senso, quindi è forse meglio lasciarlo stare, ancorché...: quando si propose autista per ‘chauffeur’ non esisteva ancora l’autista ‘malato di autismo’, e i due omografi-omofoni convivono tranquillamente).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Anche internettista va bene, ovvio; adesso è meno diffuso, ma è certo piú chiaro di quanto lo fosse autista ai tempi: non può suscitare alcun dubbio.
Non sono sicuro che si possa dire altrettanto di retista, che non credo valga la pena di adottare in luogo di internettaro o internettista, già in qualche modo nell'uso (li considero assieme perché chi conosce il significato dell'uno o è abituato a usarlo non può avere problemi coll'altro).
Non sono sicuro che si possa dire altrettanto di retista, che non credo valga la pena di adottare in luogo di internettaro o internettista, già in qualche modo nell'uso (li considero assieme perché chi conosce il significato dell'uno o è abituato a usarlo non può avere problemi coll'altro).
- Black Mamba
- Interventi: 95
- Iscritto in data: sab, 13 ott 2007 19:41
Condivido. Internauta ha anche un suono molto gradevole (oserei dire mitologicoBue ha scritto:Io ho sempre trovato bellissimo internauta/internautico…

Ultima modifica di Black Mamba in data lun, 26 mag 2008 16:53, modificato 1 volta in totale.
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- Moderatore «Dialetti»
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E in francese (internaute).Brazilian dude ha scritto:Internauta ha anche il vantaggio, se possiamo chiamarlo così, di essere usato anche in spagnolo, in portoghese e in catalano.

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Certo, però l'internauta è solo colui che naviga in rete, mentre l'internettaro o internettista è piú uno smanettone, o almeno cosí avevo compreso.Bue ha scritto:Io ho sempre trovato bellissimo internauta/internautico, che almeno qualche anno fa si sentiva usare anche spesso.
In effetti però è una distinzione forse troppo sottile, e probabilmente inutile, perciò aggiungo internauta alla lista.
Il GRADIT, sotto internettista, dà come sinonimo internauta. Nell’ottavo volume include internettaro (1998), con la marca basso uso, che definisce cosí: «s.m. internettiano». Anche internettiano è registrato come sinonimo (oltre alla valenza aggettivale).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
internettista s.m. e f. TS inform. utente di Internet SIN. internauta.
internettaro s.m. BU internettiano.
internettiano agg., s.m. e f. CO 1 agg., relativo a Internet 2 s.m. e f., utente di Internet SIN. internettista 2 internauta.
C’è anche il femminile internettara e l’inutile, orrenda variante internetnauta.
internettaro s.m. BU internettiano.
internettiano agg., s.m. e f. CO 1 agg., relativo a Internet 2 s.m. e f., utente di Internet SIN. internettista 2 internauta.
C’è anche il femminile internettara e l’inutile, orrenda variante internetnauta.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Faccio il solito pignolo, ma TS sta per tecnico-specialistico.Federico ha scritto:Interessante che internettista sia considerato tecnico-specifico...
Quando la marca d’uso precede la prima accezione vuol dire che si applica a tutte le accezioni; altrimenti è specificato dopo ciascun numero.Federico ha scritto:...internettiano in quanto comune dovrebbe essere la nostra prima proposta, ma non ho capito se sia considerato tale anche nella sua seconda accezione.

Anche internauta è marcato TS. Non so, francamente, fino a che punto queste marche riflettano l’uso reale.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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