Mi ha sempre incuriosito perché in italiano si dice obbrobrio e non opprobrio (ho visto che questa voce si dà sul Garzanti come antica). Nelle altre lingue europee che hanno preso questa parola dal latino, c'è sempre la p nella seconda sillaba, ma in italiano moderno no. Si potrebbe spiegare questo fenomeno come assimilazione con l'ultima sillaba, che ha la b?
Grazie delle vostre risposte.
«Obbrobrio»
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Penso proprio di sí: il Battaglia parla di «assimilazione regressiva». Tra le molte varianti antiche troviamo anche obprobrio, opprobio, opprobrio.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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