«Intradotto»

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SunDraw
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«Intradotto»

Intervento di SunDraw »

E' accettabile il termine "intradotto" per "non tradotto"?
Ben formato e abbastanza attestato (tipica locuzione: "lasciare intradotto"), non l'ho però riscontrato nei dizionari consultati. Forse perché non hanno obbligo di indicare tutti termini nati da semplice "privazione" via "in-". E il verbo intradurre non esiste.
(A me "intradotto" piace :-) ).
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bubu7
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Intervento di bubu7 »

A me non piace molto ma non direi che non è accettabile.
Se a te piace, usalo pure; d'altra parte se un brano è intraducibile è meglio lasciarlo nella lingua originale. :)
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
S·B·U·M·B
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Si può dire intradotto?

Intervento di S·B·U·M·B »

bubu7 ha scritto:intraducibile
Mmh... il Suo intraducibile mi conferma nel mio intradotto!
Voglio dire che vengo meglio ora a riconoscere una genesi del termine, che prima mi sfuggiva.
Certo che finché non la troveremo trascritta nei dizionari andrà considerata parola in qualche misura artificiosa.

Seppure non è termine così recente: leggesi nel Giornale dell'I. R. Istituto Lombardo di Scienze Lettere e Arti e Biblioteca Italiana, Milano 1847, pag. 472 "Il signor Rawlinson lascia nella versione interlineare latina intradotto il vocabolo azada"; e poi in L'Italia dialettale: rivista di dialettologia italiana, di Clemente Merlo e Carlo Battisti, 1924, pag. 215 "scelgono il 2° significato lasciando intradotto il verbo"; mmh forse è parola più nobile di quanto non appaia.

PS: in (molto) antico trovasi "intradotto" (s. m.) per "atto di introdurre, presentare".
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bubu7
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Re: Si può dire intradotto?

Intervento di bubu7 »

S·B·U·M·B ha scritto: Certo che finché non la troveremo trascritta nei dizionari andrà considerata parola in qualche misura artificiosa.
Questo non lo direi.
Non penserai di poter ritrovare sui dizionari tutte le parole naturali che può creare un parlante. :)
A questo proposito, da qualche parte, forse nel forum della Crusca, Marco aveva riportato una citazione tratta dallo Zibaldone di Leopardi. :wink:
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Questa discussione m’era completamente sfuggita (ma vedo dalla data che ero al mare). Non è necessario che un termine derivato con un prefisso o un suffisso sia registrato per poterlo usare: intradotto è perfettamente accettabile, anzi, pienamente legittimo.

La citazione di Leopardi a cui Bubu7 si riferisce è questa.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Incarcato
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Intervento di Incarcato »

Eri maroso, in quella circostanza, Marco... :D
I' ho tanti vocabuli nella mia lingua materna, ch'io m'ho piú tosto da doler del bene intendere le cose, che del mancamento delle parole colle quali io possa bene esprimere il concetto della mente mia.
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