Bella rima. Ovviamente è nel bilingue Hazon, ma il cavallo non ha da campar molto perché anche questo diventi espressione sulle bocche di tutti gl’italiani. La traduzione letterale sarebbe paga e mostra. Ma che ci facciamo di questo calco? Non si può dire semplicemente (parcheggio) mostrabiglietto?Garzanti Linguistica ha scritto:pay and display
(sistema di) parcheggio (m.) a pagamento (in cui va esposto sul parabrezza il biglietto acquistato dalle apposite macchine emettitrici).
«Pay and display»
Moderatore: Cruscanti
«Pay and display»
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Mi sembra un problema inesistente. Esiste già ed è ampiamente adoperato da amministrazioni comunali e gestori di parcheggi (basta fare un giro in rete per rendersene conto) il termine che esprime sinteticamente il concetto di pagamento con esposizione sul cruscotto del biglietto emesso dalle apposite macchine: parcometro.
Le segnalo anche la locuzione gratta e sosta, con cui mi sembra l'italiano ribatte efficacemente (anche se con significato un po' diverso) all'icasticità di pay and display.
Le segnalo anche la locuzione gratta e sosta, con cui mi sembra l'italiano ribatte efficacemente (anche se con significato un po' diverso) all'icasticità di pay and display.
Come mai, allora, lo Hazon ha bisogno di quella perifrasi chilometrica? Il parcometro o parchimetro, secondo i dizionari, corrisponderebbe al parking meter.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Non è proprio così. Il parking meter o parchimetro è l'apparecchio a colonnetta che funziona a moneta e non rilascia biglietto. Il sistema di pagamento "pay and display", ossia il sistema di pagamento a parcometro, è quello in cui l'apparecchio rilascia un biglietto da esporre sul cruscotto. A rigor di termini, il parcometro corrisponde a pay station.Marco1971 ha scritto:Come mai, allora, lo Hazon ha bisogno di quella perifrasi chilometrica? Il parcometro o parchimetro, secondo i dizionari, corrisponderebbe al parking meter.
Insomma la terminologia e anche l'uso esistono già. Se poi per anglofilia c'è chi vuol cominciare a dire pay and display invece di usare le parole italiane già disponibili, cosa si può fare se non compatire queste persone?
Se ben capisco, per lei parcometro e parchimetro non sono la stessa cosa. Per i dizionari invece sí, ad esempio il Treccani. Sul resto posso solo concordare (molti parcometri emettono biglietti). Ho segnalato questa locuzione solo per tentare di mettere in guardia contro l’attecchimento d’una parola cosí inutile.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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L’edizione 2004-2005 del Devoto-Oli fa la distinzione; quella bivolume invece dice: «parcòmetro variante rara di parchimetro». Il GRADIT considera parcometro variante di basso uso. Non vedo proprio come un solo vocabolario possa valere, nella definizione d’un termine, contro tutti gli altri (considerando anche il declino del dizionario in questione).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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