Né tanto meno
Moderatore: Cruscanti
Né tanto meno
In un film ho sentito: «Lui non si cura del Gran Consiglio, né del Senato, né tantomeno di noi.» Mi è suonata strana, e ho pensato che forse è l'ultimo né a sembrarmi stonato. Non si potrebbe (o dovrebbe) omettere? O la frase è corretta?
Caro Daniele, è un uso, direi, del tutto normale (diciamo anche «né nessuno, né niente», e Foscolo scrisse Né mai piú toccherò le sacre sponde...). Ecco due esempi letterari:
Però questo avvenimento non parve renderlo né più cauto, né più previdente, né tanto meno più affettuoso. (Tarchetti, Fosca)
Quella certa asprezza che aveva avvertito in talune occasioni nei modi di lui e qualche altro lieve difetto di carattere non avevano potuto fargli scemare l’ammirazione, né tanto meno ora la gratitudine, la devozione per quest’uomo, a cui né l’altezza dell’ingegno e della fama e degli uffici a cui era salito, né la fortuna toglievano d’accordare una così intima, più che fraterna amicizia a un pover uomo come lui che, tranne il buon cuore, non si riconosceva altra virtù, altro pregio per meritarsela. (Pirandello, La vita nuda)
Però questo avvenimento non parve renderlo né più cauto, né più previdente, né tanto meno più affettuoso. (Tarchetti, Fosca)
Quella certa asprezza che aveva avvertito in talune occasioni nei modi di lui e qualche altro lieve difetto di carattere non avevano potuto fargli scemare l’ammirazione, né tanto meno ora la gratitudine, la devozione per quest’uomo, a cui né l’altezza dell’ingegno e della fama e degli uffici a cui era salito, né la fortuna toglievano d’accordare una così intima, più che fraterna amicizia a un pover uomo come lui che, tranne il buon cuore, non si riconosceva altra virtù, altro pregio per meritarsela. (Pirandello, La vita nuda)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Sí, Daniele, fa benissimo a chiedere. I dubbi di tutti sono utili, ci permettono di approfondire le nostre conoscenze (non è un plurale maiestatico): istintivamente avrei approvato il costrutto, ma per sicurezza ho consultato la LIZ[a]. 

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Chi c’è in linea
Utenti presenti in questa sezione: Bing [Bot], Google [Bot] e 3 ospiti