
Esteticamente non mi garba questa successione di ‘h’, e farei come Sandro Penna, poeta novecentesco: c’ho (possibilità contemplata dal DOP, che la definisce letteraria). Ch’io, ch’egli, nulla di squassante; ma Ch’hai?

Moderatore: Cruscanti
Non capisco bene. Potrebbe esplicitare?Federico ha scritto:Un conflitto dovuto ai diversi significati della h. Non c'è nessuna soluzione perfetta.
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