«Contratto ‹da› o ‹di›»?
Moderatore: Cruscanti
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«Contratto ‹da› o ‹di›»?
Sentito al tg3: I piloti avranno un contratto da dirigente.
Di questo passo avremo il contratto da lavoro e non, correttamente, il contratto di lavoro.
Se sbaglio, correggetemi. Grazie
Di questo passo avremo il contratto da lavoro e non, correttamente, il contratto di lavoro.
Se sbaglio, correggetemi. Grazie
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
Google ci rassicura un po’: 1030 esempi di contratto da dirigente contro 6590 di contratto di dirigente. 

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Mi permetto di intervenire per formulare un'ipotesi: a mio avviso nella locuzione "contratto da dirigente" non vi è nulla di sbagliato, avendo quel "da" un valore "destinativo-vincolativo" o "caratterizzante" ed essendo sottintesa la specificazione "di lavoro". Per capirci: contratto [di lavoro] da dirigente.
Dal mio punto di vista l'unica forma corretta è contratto di dirigente. Non mi pare che nessuna delle funzioni della preposizione da possa adattarsi al caso, amma.
I' ho tanti vocabuli nella mia lingua materna, ch'io m'ho piú tosto da doler del bene intendere le cose, che del mancamento delle parole colle quali io possa bene esprimere il concetto della mente mia.
Probabilmente l'uso del "da" nell'espressione "contratto da [dirigente] [impiegato] [operaio specializzato]", è invalso nel parlato comune perché più facilmente permette l'allusione alla qualità di un rapporto di lavoro nella sua natura economica: ecco che il "da", col valore "destinativo-vincolativo" ("da" = "che si addice a", cf. Serianni, VIII, 62, II), pare sopperire più persuasivamente del di alla bisogna espressiva.
Non credo stia qui l'uso d'una proposizione anziché l'altra.
Infatti un contratto può essere assimilato a uno di dirigente; e questa è l'unica forma che mi sentirei di scrivere in un documento formale.
Ma preferire da non lo trovo un grosso problema: si dice per esempio contratto da un milione di euro.
Probabilmente in casi simili le valenze di di e da arrivano a toccarsi.
Infatti un contratto può essere assimilato a uno di dirigente; e questa è l'unica forma che mi sentirei di scrivere in un documento formale.
Ma preferire da non lo trovo un grosso problema: si dice per esempio contratto da un milione di euro.
Probabilmente in casi simili le valenze di di e da arrivano a toccarsi.

I' ho tanti vocabuli nella mia lingua materna, ch'io m'ho piú tosto da doler del bene intendere le cose, che del mancamento delle parole colle quali io possa bene esprimere il concetto della mente mia.
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