«Pattìna»
Moderatore: Cruscanti
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- Iscritto in data: lun, 07 apr 2008 23:30
«Pattìna»
Buonasera,
per evitare di sporcare il pavimento ogni tanto mi trovo ad usare le pattìne, almeno dalle mie parti le chiamiamo in queso modo. Ho cercato la voce in un paio di dizionari, senza trovarla. Come vengono chiamate dalle vostre parti e in italiano modello?
Grazie tante!
per evitare di sporcare il pavimento ogni tanto mi trovo ad usare le pattìne, almeno dalle mie parti le chiamiamo in queso modo. Ho cercato la voce in un paio di dizionari, senza trovarla. Come vengono chiamate dalle vostre parti e in italiano modello?
Grazie tante!
Credo che si chiamino proprio cosí:
Il GRADIT ha scritto:²pattina 2 CO fam., spec. al pl., pezzo di feltro o stoffa pesante su cui camminare strisciando i piedi, usato talvolta in casa per non sporcare o rigare i pavimenti.
È strano che non l’abbia trovato anche nei vocabolari in un volume: c’è anche nel DISC, nel Devoto-Oli e sicuramente negli altri.Il Treccani ha scritto:pattina² 3. Specie di pianella di feltro, o anche semplice pezzo di feltro o di tessuto su cui appoggiare i piedi, usati talvolta nelle case per camminare sui pavimenti lucidati a cera senza sporcarli o rigarli.

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Ha ragione! Il termine è assente anche da: Garzanti 1987, Zingarelli 1986 (11a), Palazzi 1986, Dàrdano (senza data), Gabrielli bivolume (aggiunto invece nella versione monovolume), De Felice-Duro (1985 e 1993).promessainfranta ha scritto:Al Garzanti 2006 non piacciono i "familiarismi".
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
- u merlu rucà
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Confermo! Un incubo dell'infanzia da cui per fortuna ci siamo liberati con la scomparsa della cera per pavimenti e dell'orrida lucidatrice!
Approfitto per sottoporre alla platea un dubbio che mi attanagliava da bambino e che non ho mai risolto, cioè quale fosse la relazione tra quelle pattine e il modo di dire dialettale "far pa(t)tine" per dire "traslocare".
Approfitto per sottoporre alla platea un dubbio che mi attanagliava da bambino e che non ho mai risolto, cioè quale fosse la relazione tra quelle pattine e il modo di dire dialettale "far pa(t)tine" per dire "traslocare".
Io avrei solo da proporre una spiegazione semplice e banale: far pattíne vorrebbe dire ‘avanzare, andare avanti, spostarsi da un luogo all’altro’, donde ‘traslocare’.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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