«Donare a conoscere»
Moderatore: Cruscanti
«Donare a conoscere»
Penso ispirata dall'espressione «dare a conoscere», ho trovato «donare a conoscere»: vi pare lecita?
Sarà che tutto quel che ci viene da Dio è un dono. In questo contesto il verbo donare sembra appropriato.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
A voler essere irreprensibili, potremmo esplicitare, scrivendo:

La costruzione di partenza sa un po' di latino... forse che è stata tolta da un documento in originale?Quelle verità che con molte difficoltà la ragione umana, partendo dalle cose create, può conoscere, Dio le dona affinché siano conosciute attraverso la Rivelazione

I' ho tanti vocabuli nella mia lingua materna, ch'io m'ho piú tosto da doler del bene intendere le cose, che del mancamento delle parole colle quali io possa bene esprimere il concetto della mente mia.
Ho trovato questi due esempi con Google Libri, entrambi datati:
Ma vedendo Aristotile che la potenza passiva non agge, ha trovato che ci sia un altro intelletto agente, che rende immateriali le cose materiali, che le dona a conoscere all’intelletto passivo; ma egli sendo attivo non intende, perché l’intendere è passione. (Tommaso Campanella, Del senso delle cose e della magia; vissuto tra il 1568 e il 1639.)
...che fosse stato Calabrese questo dotto monaco greco vissuto nel secolo ottavo, che ci dona a conoscere le lettere, anche in quell’epoca di barbarie, non essere rimaste totalmente obliate nelle nostre regioni. (Le biografie degli uomini illustri delle Calabrie raccolte a cura di Luigi Accattatis, 1869.)
Questa locuzione sembra sopravvivere nell’italiano contemporaneo soprattutto in contesti religiosi, come mostrano questi risultati gugoliani:
Il termine “Rivelazione” connota dunque un fatto: Dio si dona a conoscere all’uomo e fa conoscere all’uomo il progetto che Egli ha nei suoi confronti.
Se la Verità del Dono deve penetrare nell’intelligenza umana, si dona a conoscere umanamente, questa penetrazione e donazione implica necessariamente un...
Ma vedendo Aristotile che la potenza passiva non agge, ha trovato che ci sia un altro intelletto agente, che rende immateriali le cose materiali, che le dona a conoscere all’intelletto passivo; ma egli sendo attivo non intende, perché l’intendere è passione. (Tommaso Campanella, Del senso delle cose e della magia; vissuto tra il 1568 e il 1639.)
...che fosse stato Calabrese questo dotto monaco greco vissuto nel secolo ottavo, che ci dona a conoscere le lettere, anche in quell’epoca di barbarie, non essere rimaste totalmente obliate nelle nostre regioni. (Le biografie degli uomini illustri delle Calabrie raccolte a cura di Luigi Accattatis, 1869.)
Questa locuzione sembra sopravvivere nell’italiano contemporaneo soprattutto in contesti religiosi, come mostrano questi risultati gugoliani:
Il termine “Rivelazione” connota dunque un fatto: Dio si dona a conoscere all’uomo e fa conoscere all’uomo il progetto che Egli ha nei suoi confronti.
Se la Verità del Dono deve penetrare nell’intelligenza umana, si dona a conoscere umanamente, questa penetrazione e donazione implica necessariamente un...
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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