Qualcuno ha idea di cosa significhi "acariastra"? L'ho trovato in un racconto di Landolfi. Il De Mauro e il DISC non mi sono stati d'aiuto...
Grazie.
Marco G.
Chiedo scusa. Avete ragione. La parola è tratta, nell'ottava sua pagina, dal racconto "La moglie di Gogol", contenuto in "Ombre", del 1954. Vi riporto la frase: "Quanto appare certo è che negli ultimi tempi C., vecchia o no, s'era ridotta una creatura acida o, francescanamente, acariastra, ipocrita e affetta da manie religiose".
Che sia uno dei tanti sinonimi di bigotta come baciapile, santocchia, spigolistra? Ma propriamente?
Grazie di nuovo.
Alla luce del contesto, ricondurrei acariastro al francese acariâtre (scontroso, ombroso, bisbetico), la cui etimologia, secondo il Robert, è (traduco): «1523; aquariastre ‘ossesso, indemoniato’ XV sec.; forse da Achaorius, vescovo di Noyon (VII sec.), che guariva la follia; con l'influsso del latino acer ‘acre’).»
Visto il contesto, mi sembra molto convincente.
Credo di aver ingenerato confusione facendovi credere che la parola fosse maschile e quindi che potesse suonare come "greca".
Landolfi è una miniera inesauribilie anche se, spesso, fa ammattire. Ma è bello leggerlo anche per questo.