"Parole nuove"

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Moderatore: Cruscanti

Intervieni
Fausto Raso
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Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25

"Parole nuove"

Intervento di Fausto Raso »

A proposito di neologismi: un interessante intervento di Luca SERIANNI
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

La relazione è interessante (anche se per noi non c’è nulla che non sapessimo già). Purtroppo l’audio si ferma sul piú bello, quando si comincia a parlare della lessicografia... :(
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Freelancer
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Iscritto in data: lun, 11 apr 2005 4:37

Intervento di Freelancer »

Mi sembra che il video sia stato ricaricato per intero. L'ho scaricato e lo sto guardando con Real Player (più comodo che guardarlo direttamente dalla pagina perché è lungo, più di un'ora, quindi lo si può mettere in pausa a piacimento) e ha superato il punto di interruzione precedente. Adesso si può sentire cosa Serianni ha da dire sui dizionari, Marco. :wink:
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Decimo
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Iscritto in data: ven, 18 ago 2006 13:45
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Intervento di Decimo »

C’è solo da notare una piccola svista: in italiano ‘parentale’ vale già «proprio dei genitori», prim’ancora che «proprio dei parenti». Il Treccani scrive infatti (sott. mia):

parentale agg. [dal lat. parentalis, der. di parens -entis «genitore, parente»]. – Dei genitori o, in senso più largo, dei parenti: autorità p. (dei genitori sui figli); vincolo p., relazioni p., di parentela; congedo p., periodo di congedo dal lavoro che in alcune aziende si concede a chi, padre o madre, abbia appena avuto un figlio.

Dunque in ‘controllo parentale’ avremmo sí un calco, ma non un’estensione semantica dell’aggettivo, già impiegato in altre espressioni —nella definizione del Treccani abbiamo letto di ‘autorità parentale’ e di ‘congedo parentale’— col significato esclusivo di «proprio dei genitori».
V’ha grand’uopo, a dirlavi con ischiettezza, di restaurar l’Erario nostro, già per somma inopia o sia di voci scelte dal buon Secolo, o sia d’altre voci di novello trovato.
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Marco1971
Moderatore
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Aggiungo che parentale nel senso di «caratteristico dei genitori nei rapporti con i figli» è antichissimo. Traggo dal Battaglia (oltre alla definizione appena data) le due piú antiche attestazioni:

Tra ’ congiugati in parentale desiderio, siccome tra padre e figliuolo. (Capellano volgar., sec. XIV)

La seconda eccellenza della natività della gloriosa Vergine Maria fu chiamata parentale condizione. (S. Agostino volgar., seconda metà del sec. XIV)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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