«Champignon»

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Carnby
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«Champignon»

Intervento di Carnby »

L'espressione fungo champignon è brutta, a parte il crudo francesismo. Il problema maggiore è che è tautologica: significa infatti "fungo fungo". Avete qualche proposta? Prataiolo, agarico, fungo di cottura mi sembrano tutti iperonimi, ci serve un termine che serva solo per Agaricus bisporus. Siccome i francesi lo chiamano champignon de Paris e gli spagnoli champiñón de París propongo parigino. Un problema è la sua grande diffusione in Italia che potrebbe creare qualche resistenza a etichettarlo così: ma allora perché lo si chiama già con un nome francese?
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chiara
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Intervento di chiara »

Prataiolo è già in uso per indicare il fungo champignon. Anche se come significato è generico viene usato in senso specifico. A me pare possa andar già bene così.
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Carnby
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Intervento di Carnby »

Volendo essere precisi, prataiolo è il nome comune dell'Agaricus campestris; l'Agaricus bisporus, quello che viene chiamato champignon, è una specie molto simile ma comunque differente. Forse si potrebbe utilizzare, opportunamente italianizzata, una forma dialettale?
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Il GRADIT ha scritto:champignon sm.inv. ES fr. nome commerciale del fungo coltivato della specie Psalliota campestris, noto anche come prataiolo: c. trifolati; come agg.inv.: funghi c.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Carnby
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Intervento di Carnby »

Questo perché il GRADIT considera Agaricus bisporus (sin. Psalliota bispora) la forma coltivata di Agaricus campestris (sin. Psalliota campestris). Attualmente prevale tra i micologi la tendenza a considerarli specie separate. Dovremmo dunque aggiungere una specificazione come prataiolo coltivato ma è un po' troppo pesante; meglio sarebbe usare un sinonimo di prataiolo come pratino, pratellino o altro (come si può leggere qui).
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Io penso sinceramente che un termine usato sin dal 1892 sia difficilmente scalzabile dall’uso, almeno da quello culinario, nel caso specifico. In casi simili resta la possibilità di adattare in sciampignò (piú popolare) o sciampignone (piú dòtto) – esattamente come da champagne abbiamo la variante sciampagna, sebbene poco usata.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Carnby
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Intervento di Carnby »

Esiste anche la possibilità di chiamarlo portobello, alla maniera inglese:

http://en.wikipedia.org/wiki/Agaricus_bisporus

Una volta tanto, l'inglese può darci una mano, attraverso uno pseudo-italianismo.
Trueliar
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Intervento di Trueliar »

A me risulta più immediato "campagnolo" e dalle mie parti (Benevento - Campania) diverse persone lo chiamano così.
In dialetto "'o campagnuol" oppure, rimanendo legati al termine originale, "'o sciampignò".

Ovviamente il mio è un intervento da ... campagnolo! :D
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Incarcato
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Intervento di Incarcato »

Avendo già prataiolo, per gli usi culinari non credo sia il caso d'andare a scovare un termine per operare distinzioni troppo sottili, no?
I' ho tanti vocabuli nella mia lingua materna, ch'io m'ho piú tosto da doler del bene intendere le cose, che del mancamento delle parole colle quali io possa bene esprimere il concetto della mente mia.
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Carnby
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Intervento di Carnby »

Se si tratta di due specie differenti, mi pare giusto che abbiano due nomi differenti. Prataiolo in italiano corrente è solo l'Agaricus campestris.
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Incarcato
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Iscritto in data: lun, 08 nov 2004 12:29

Intervento di Incarcato »

Ma per l'uso culinario la distinzione è sensata?
I' ho tanti vocabuli nella mia lingua materna, ch'io m'ho piú tosto da doler del bene intendere le cose, che del mancamento delle parole colle quali io possa bene esprimere il concetto della mente mia.
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Carnby
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Intervento di Carnby »

In culinaria, per quanto ne so io, si è sempre usato champignon.
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Intrusa
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Intervento di Intrusa »

Anch'io fu sorpresa di sentire "fungo champignon" in un programma culinario.

Il fungo che chiamiamo "champignon de Paris" è l'agarico, quello che, quando è colto nella natura viene chiamato prataiolo. Lo chiamiamo anche "champignon de couche" cioè coltivato (come lo proponeva Carnby) in cantina su una miscela organica naturale contenuta in sacchi.

Per noi è il fungo consueto che non si nomina. "Un ragù ai funghi" significa con questi. Diciamo il nome quando prepariamo un fungo più pregiato (spugnola, cantarello, trombette dei morti.

Perchè non fare lo stesso ?
Canape lasco ctonio (cancellato)

Re: «Champignon»

Intervento di Canape lasco ctonio (cancellato) »

Carnby ha scritto: sab, 24 ott 2009 11:29 Prataiolo, agarico, fungo di cottura mi sembrano tutti iperonimi, ci serve un termine che serva solo per Agaricus bisporus. Siccome i francesi lo chiamano champignon de Paris e gli spagnoli champiñón de París propongo parigino.
Prataiolo parigino (sebbene, come ricordava @Intrusa per i francesi questo fungo non abbia nulla a che spartire con i prati, essendo coltivato in cantine) mi sembra la soluzione piú naturale, stante il nome italiano del suo stretto parente.
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