Buongiorno a tutti. Avrei un dubbio riguardante il presente storico in questo passo (si tratta di una mia traduzione dall'inglese):
"Attorno alla fine dell’XI secolo un teologo di nome Anselmo (che diverrà in seguito Arcivescovo di Canterbury) scrive un libro intitolato Proslogion riguardante in buona parte l’esposizione di un preciso argomento a favore dell’esistenza di Dio. La cosa interessante è che l’argomento era inteso a dimostrare l’impossibilità della inesistenza di Dio poiché, questa la motivazione, ogni asserzione dell’inesistenza di Dio è auto-contraddittoria".
È corretta l'espressione verbale che ho utilizzato nel secondo periodo ("l’argomento era inteso a dimostrare...")? Se no, perché?
Ringrazio in anticipo quanti vorranno aiutarmi.
Presente storico
Moderatore: Cruscanti
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Il presente storico sta bene, e si può dire sia era inteso a sia era teso a (quest’ultima forma mi pare d’uso piú comune).
Benvenuto!
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Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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