«Le Mille e una notte»
Moderatore: Cruscanti
«Le Mille e una notte»
Perché ‘notte’ non si declina? Nelle altre lingue è al plurale: Les Mille et Une Nuits in francese, Las mil y una noches in spagnolo, As Mil e uma Noites in portoghese, ecc.
Perché in passato la regola era di lasciare invariati i sostantivi preceduti da numerali cardinali terminanti con uno (ottantun anno, ventun soldato, ecc.). Cosí Le mille e una notte è un relitto di quest’antica regola e, essendo un titolo classico, non s’è modificato per renderlo conforme alla regola attuale, che prevede il plurale in questi casi.
Ultima modifica di Marco1971 in data mer, 13 ott 2010 0:15, modificato 1 volta in totale.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Mi scusi, caro Marco, ma mi è venuto un altro dubbio: si dice mille e una notte straordinarie o mille e una notte straordinaria?
Ultima modifica di Luca86 in data dom, 31 ott 2010 22:40, modificato 1 volta in totale.
Fra le due soluzioni, propenderei per mille e una notte straordinarie. Tuttavia, fuori del titolo dell’opera, credo che si possa ristabilire l’accordo: mille e una notti straordinarie (vedo in Google Libri che anche il titolo si trova in questa forma
).
Ne approfitto per raccomandare a tutti la lettura delle Mille e una notte, è un libro fascinoso (e ben tradotto [almeno la mia edizione, ma non so se ne esistano diverse])!

Ne approfitto per raccomandare a tutti la lettura delle Mille e una notte, è un libro fascinoso (e ben tradotto [almeno la mia edizione, ma non so se ne esistano diverse])!
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Trovo conferma nello stesso libro (cercando invano il nome del traduttore) della mia intuizione:
Mille e una notte erano passate in questi innocenti passatempi e in questo tempo il Sultano aveva avuto occasione di cambiare idea a proposito della fedeltà delle donne.

Mille e una notte erano passate in questi innocenti passatempi e in questo tempo il Sultano aveva avuto occasione di cambiare idea a proposito della fedeltà delle donne.

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Io ho l'edizione in quattro volumi curata da Francesco Gabrieli, edita da Einaudi.Marco1971 ha scritto:Ne approfitto per raccomandare a tutti la lettura delle Mille e una notte…
Volevo consigliare questo interessantissimo documentario di Atlantide.
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Riporto quello che ho trovato nella Grammatica italiana di Serianni:
VI.15 Per quanto riguarda l'accordo nel numero, il sostantivo posposto tende oggi a restare plurale (come negli esempi citati), ma è possibile anche il singolare, concordando con -uno, specie se maschile («ho settantun lenzuolo da risciacquare» Manzoni, Lettere, I 438; «Giulia Venere [...] aveva quarantun anno» Levi, Cristo si è fermato a Eboli, 94).
VI.15 Per quanto riguarda l'accordo nel numero, il sostantivo posposto tende oggi a restare plurale (come negli esempi citati), ma è possibile anche il singolare, concordando con -uno, specie se maschile («ho settantun lenzuolo da risciacquare» Manzoni, Lettere, I 438; «Giulia Venere [...] aveva quarantun anno» Levi, Cristo si è fermato a Eboli, 94).
Ho ancora un dubbio: ‘mille’ si scrive con l'iniziale maiuscola o no?
Ultima modifica di Luca86 in data mer, 10 nov 2010 1:38, modificato 1 volta in totale.
Preferibilmente con la maiuscola (cosí nella mia edizione), ma non sarebbe errato usare la minuscola. Di solito la prima parola di un titolo si scrive con la maiuscola: L’Innocente, I Promessi sposi, Le Ricordanze, ecc.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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