Mi sono imbattuto in questa frase: è davvero sgradevole sentir dire le parolacce a un donna. Io avrei messo ‘da’.
È corretta la cotruzione con ‘a’?
«Sentir dire da/a»
Moderatore: Cruscanti
«Sentir dire da/a»
Ultima modifica di Luca86 in data ven, 05 nov 2010 0:14, modificato 1 volta in totale.
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Per me, sí. Si tratta di un'ellissi. È davvero sgradevole sentir dire le parolacce (in bocca) a una donna.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
Una voloce ricerca con Google ha prodotto questi risultati: sentir dire da: 87.900 occorrenze; sentir dire a: 74.500 occorrenze.
La costruzione con ‘a’ sembra abbastanza diffusa (e non da poco).
La costruzione con ‘a’ sembra abbastanza diffusa (e non da poco).
Sí, è corretto. Solo due citazioni (tra le molte a disposizione).
...e per quello che ho sentito dire a chi avea letto qualcheduno de’ suoi Canti scritti a penna, io congetturo che siccome per lo passato si costumava di nominar la Gerusalemme senz’altro aggiunto, volendo dir quella del Tasso, e questo a cagione dell’eccellenza che l’assicurava dal potersi confondere con nessun’altra Gerusalemme, così per l’innanzi converrà nominar distesamente la Gerusalemme liberata per distinguerla dalla sua. (Leopardi, Lettere)
Piedipapera, dacché aveva sentito dire a don Silvestro che voleva far cadere la Barbara coi suoi piedi, come una pera matura, andava sussurrando: – Questa è tutta manovra di don Silvestro, che vuol far cadere la Zuppidda coi suoi piedi. (Verga, I Malavoglia, cap. 10)
Tuttavia, nell’uso moderno, mi parrebbe meglio usare ‘da’, per questa ragione: «Ho sentito dire questo da X» significa in modo inequivocabile che X ha detto questo; «Ho sentito dire questo a X» potrebbe significare anche che ho sentito qualcuno che diceva questo a X (quindi una distinzione semantica, almeno in potenza).
Una parentesi fuori tema: nell’esempio di Leopardi leggiamo senz’altro aggiunto: un’ottima alternativa, fra le molte possibilità, a tout court.
...e per quello che ho sentito dire a chi avea letto qualcheduno de’ suoi Canti scritti a penna, io congetturo che siccome per lo passato si costumava di nominar la Gerusalemme senz’altro aggiunto, volendo dir quella del Tasso, e questo a cagione dell’eccellenza che l’assicurava dal potersi confondere con nessun’altra Gerusalemme, così per l’innanzi converrà nominar distesamente la Gerusalemme liberata per distinguerla dalla sua. (Leopardi, Lettere)
Piedipapera, dacché aveva sentito dire a don Silvestro che voleva far cadere la Barbara coi suoi piedi, come una pera matura, andava sussurrando: – Questa è tutta manovra di don Silvestro, che vuol far cadere la Zuppidda coi suoi piedi. (Verga, I Malavoglia, cap. 10)
Tuttavia, nell’uso moderno, mi parrebbe meglio usare ‘da’, per questa ragione: «Ho sentito dire questo da X» significa in modo inequivocabile che X ha detto questo; «Ho sentito dire questo a X» potrebbe significare anche che ho sentito qualcuno che diceva questo a X (quindi una distinzione semantica, almeno in potenza).
Una parentesi fuori tema: nell’esempio di Leopardi leggiamo senz’altro aggiunto: un’ottima alternativa, fra le molte possibilità, a tout court.

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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