«Asseritamente»

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Marco1971
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«Asseritamente»

Intervento di Marco1971 »

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Federico
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Intervento di Federico »

Anche a me piace; ai citati reportedly, purportedly e allegedly aggiungo un altro avverbio di cui sento un po' la mancanza in italiano, supposedly (con un significato diverso, ovviamente).
Fausto Raso
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Intervento di Fausto Raso »

Il titolo dell'articolo, segnalato e condiviso da Marco, recita: «L'uso "asseritamente" esatto di asseritamente». Onestamente non lo comprendo. Qualcuno può spiegarmelo? Grazie

Ps: c'è anche un piccolo refuso nel testo: «A partire dagli Venti del Novecento...».
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Significa «l’uso reputato esatto di ‹asseritamente›».
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Fausto Raso
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Intervento di Fausto Raso »

Grazie, cortese Marco :D
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Prego, gentile Fausto. :)

Ma come mai lei scrive Ps: e non P.S. (e in diverse occasioni omette il punto finale)?
Ultima modifica di Marco1971 in data dom, 28 nov 2010 0:00, modificato 1 volta in totale.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Fausto Raso
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Intervento di Fausto Raso »

Marco1971 ha scritto:Ma come mai lei scrive Ps: e non PS. (e in diverse occasioni omette il punto finale)?
Per distrazione, purtroppo. :oops:
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
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