Un pezzo di
Moderatore: Dialettanti
- u merlu rucà
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Un pezzo di
Nel mio dialetto ligure c'è una curiosa e singolare espressione. Dopo i verbi sènte/sentì 'sentire' e vé 'vedere' si usa in tocu de, letteralmente 'un pezzo di' in contesti come: vagu a sènte in tocu de müxica 'vado a sentire un po' di musica'; vagu a sènte in tocu de mesa 'vado a sentire la messa'; vagu a vé in tocu de cine 'vado a vedere un film(e)'. Esiste qualcosa di analogo in italiano o in altri dialetti?
- Ferdinand Bardamu
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Nel mio non esiste una locuzione simile. Io direi Vo a scoltar on poca de musica, Vo a scoltar la mesa, Vo a védar on fil(m). È una locuzione obbligatoria con il verbi di percezione nel suo dialetto? Perché non suonebbe male nel mio dialetto neppure dire, per esempio, Vo a scoltar na s-cianta de mesa oppure Vo a vedar on toco de fil(m).
PS. Metto la "m" di film tra parentesi perché nel dialetto veneto si tende a far cadere, in tutto o in parte, un nesso consonantico in fine di parola, piuttosto che mantenerlo aggiungendo un suono finale per epitesi. Altri esempi sono sport, pronunciato /'spɔr/, oppure ticket, pronunciato /'tike/.
PS. Metto la "m" di film tra parentesi perché nel dialetto veneto si tende a far cadere, in tutto o in parte, un nesso consonantico in fine di parola, piuttosto che mantenerlo aggiungendo un suono finale per epitesi. Altri esempi sono sport, pronunciato /'spɔr/, oppure ticket, pronunciato /'tike/.
Parmigiano occidentale (ovest fiume Taro) precisando che io sono un parlante abbastanza scarso quindi ci sono certamente molto imprecisioni e informazioni che non conosco:
a-vâg a séntar mèssa /a'vag a 'se:ntar 'mɛsa/
a-vâg a vèd'r un fìlm /a'vag a 'vɛdr un 'fi:lm/
a sentire musica ci si va solo in italiano oggigiorno
, non saprei proprio come dirlo in modo simile a quello...
Comunque la soluzione un tòcc ed/un 'tɔk əd/ (=un pezzo di) è, a mio sentimento (moderno, e consideriamo che le lingue venete e liguri hanno goduto di uno status e dunque di una integrità molto superiori rispetto a quelle emiliane) non accettabile.
N.B.
Il parmigiano, invece e singolarmente, adora gli accumuli consonantici tanto da elidere vocali come in "vèdar -> vèd'r" sopra o inserirne di "eufoniche"
a-vâg a séntar mèssa /a'vag a 'se:ntar 'mɛsa/
a-vâg a vèd'r un fìlm /a'vag a 'vɛdr un 'fi:lm/
a sentire musica ci si va solo in italiano oggigiorno

Comunque la soluzione un tòcc ed/un 'tɔk əd/ (=un pezzo di) è, a mio sentimento (moderno, e consideriamo che le lingue venete e liguri hanno goduto di uno status e dunque di una integrità molto superiori rispetto a quelle emiliane) non accettabile.
N.B.
Il parmigiano, invece e singolarmente, adora gli accumuli consonantici tanto da elidere vocali come in "vèdar -> vèd'r" sopra o inserirne di "eufoniche"
Sono un Fisico Teorico, non ho una preparazione linguistica degna di tale nome. Se scrivo qui è per imparare.
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