«Flûte»
Moderatore: Cruscanti
Grazie
Grazie per le precisazioni. Prendo nota della forma antica macaroni...
(Mi permetto di puntualizzare che non dovrebbe comparire alcuno spazio prima del punto esclamativo)
(Mi permetto di puntualizzare che non dovrebbe comparire alcuno spazio prima del punto esclamativo)
A te ricorro; e prego ché mi porghi mano
A trarmi fuor del pelago, onde uscire,
S'io tentassi da me, sarebbe vano.
A trarmi fuor del pelago, onde uscire,
S'io tentassi da me, sarebbe vano.
Scusate se m'intrometto. Ritornando al tema del filone, riporto ciò che dicono alcuni dizionari italiani:
flûte s.f. fr. (pl. flûtes); in it. s.m. inv. (o più freq. pl. orig.). (Sabatini-Coletti 2008 in linea)
flûte sost. fr. us[ato] in it. come sf. invar. (Gabrielli bivolume)
flûte s.f. inv. (Zingarelli 2004)
flûte s.f., fr. (pl. flûtes, in it. anche inv.). (Devoto-Oli 2007)
Tra i dizionari da me consultabili, solo il DISC 2008 in linea dà il maschile.
flûte s.f. fr. (pl. flûtes); in it. s.m. inv. (o più freq. pl. orig.). (Sabatini-Coletti 2008 in linea)
flûte sost. fr. us[ato] in it. come sf. invar. (Gabrielli bivolume)
flûte s.f. inv. (Zingarelli 2004)
flûte s.f., fr. (pl. flûtes, in it. anche inv.). (Devoto-Oli 2007)
Tra i dizionari da me consultabili, solo il DISC 2008 in linea dà il maschile.
Ultima modifica di Luca86 in data mer, 12 gen 2011 3:00, modificato 2 volte in totale.
Grazie
Grazie, Luca, per il dettagliato elenco 

A te ricorro; e prego ché mi porghi mano
A trarmi fuor del pelago, onde uscire,
S'io tentassi da me, sarebbe vano.
A trarmi fuor del pelago, onde uscire,
S'io tentassi da me, sarebbe vano.
Non entriamo in dettagli tipografici, sennò la tengo qui fino all’alba.
Non mi dilungo nella spiegazione di quello spazio, dovuto al mio Word, che non riconosce l’italiano.
Tornando invece alla sua tesi, secondo la quale l’italiano rispetta maggiormente la grafia delle parole straniere, vorrei invitarla a guardare quante occorrenze di empasse per impasse, solo per citarne una, si trovano in un quotidiano come Il Corriere della Sera. E ne cito una di una gravità inimmaginabile, in un dizionario, l’ultimo Garzanti, *arrièr-goût per arrière-goût. Veda poi le grafie dello choc francese e dello shock inglese, quante volte vengono incrociate (e non si parla di ristoranti, si parla della stampa). Serve altro?

Tornando invece alla sua tesi, secondo la quale l’italiano rispetta maggiormente la grafia delle parole straniere, vorrei invitarla a guardare quante occorrenze di empasse per impasse, solo per citarne una, si trovano in un quotidiano come Il Corriere della Sera. E ne cito una di una gravità inimmaginabile, in un dizionario, l’ultimo Garzanti, *arrièr-goût per arrière-goût. Veda poi le grafie dello choc francese e dello shock inglese, quante volte vengono incrociate (e non si parla di ristoranti, si parla della stampa). Serve altro?
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Tesi contrastanti
Temo che non sarebbe possibile sostenere l'una o l'altra tesi, ecco perché avevo premesso "a mio avviso". Si trattava soltanto di un'impressione personale. Invitata però a fornire degli esempi, non mi sono sottratta alla richiesta...
(Giustificazione accettata per punteggiatura e accento anomali
)

(Giustificazione accettata per punteggiatura e accento anomali

A te ricorro; e prego ché mi porghi mano
A trarmi fuor del pelago, onde uscire,
S'io tentassi da me, sarebbe vano.
A trarmi fuor del pelago, onde uscire,
S'io tentassi da me, sarebbe vano.
Una tesi è sostenibile soltanto con esempi reali, sennò cade nel vuoto (e la maggior parte della sua esemplificazione non compare nei lessici delle rispettive lingue, sono esempi di storpiature commesse da incólti).
Io le posso portare altri esempi dello stesso tipo: nell’ipercoop di Ravenna campeggiava a grandi lettere la dicitura crakers per crackers. A Cervia può ammirare un centro di bellezza chiamato Healt and Beauty Center.
Per la punteggiatura, piuttosto che farmi un appunto irrilevante, dovrebbe controllare la sua.
Quanto all’«accento anomalo», vediamo quali fonti mi porta (se si riferisce al correttissimo menú).
Io le posso portare altri esempi dello stesso tipo: nell’ipercoop di Ravenna campeggiava a grandi lettere la dicitura crakers per crackers. A Cervia può ammirare un centro di bellezza chiamato Healt and Beauty Center.
Per la punteggiatura, piuttosto che farmi un appunto irrilevante, dovrebbe controllare la sua.

Quanto all’«accento anomalo», vediamo quali fonti mi porta (se si riferisce al correttissimo menú).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
- Ferdinand Bardamu
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Io ho semplicemente rilevato un errore e l'ho segnalato. Non intendevo pungolare la sensibilità altrui. Dopotutto, qui si tratta di temi linguistici. Quale posto migliore? Quanto all'allusione sopracitata, quali errori di punteggiatura ha rilevato nei miei messaggi?Marco1971 ha scritto:Per la punteggiatura, piuttosto che farmi un appunto irrilevante, dovrebbe controllare la sua.
(È proprio vero che l'italiano non è la matematica e la matematica non è un'opinione...)Marco1971 ha scritto:Quanto all’«accento anomalo», vediamo quali fonti mi porta (se si riferisce al correttissimo menú).
Dunque, mi riferivo alla forma comunemente adottata ed entrata nella lingua italiana: menu (senza accento). Talvolta si trova la forma accentata "menù", ma non con l'accento acuto.
A te ricorro; e prego ché mi porghi mano
A trarmi fuor del pelago, onde uscire,
S'io tentassi da me, sarebbe vano.
A trarmi fuor del pelago, onde uscire,
S'io tentassi da me, sarebbe vano.
Premessa imprescindibile
Naturalmente la premessa in parentesi del mio precedente messaggio significa che volendo, appellandosi a licenza poetica o quant'altro, si può scrivere anche menou. 

A te ricorro; e prego ché mi porghi mano
A trarmi fuor del pelago, onde uscire,
S'io tentassi da me, sarebbe vano.
A trarmi fuor del pelago, onde uscire,
S'io tentassi da me, sarebbe vano.
Questi, in cui manca il punto di chiusura (una faccina non è un segno d’interpunzione, a esser precisini, né deve mancare il punto all’interno d’una parentetica a sé stante)..Silvia. ha scritto:Quanto all'allusione soprac[c]itata, quali errori di punteggiatura ha rilevato nei miei messaggi?
La parola menu, scritta cosí, in italiano si legge /'mEnu/ o /'menu/ in pronunce regionali, ma sempre con l’accento sulla prima sillaba..Silvia. ha scritto:Io preferisco di gran lunga il maschile, anche perché bicchiere, calice, flauto... sono tutti sostantivi maschili (giusto per aggiungere carne al fuoco)
(Mi permetto di puntualizzare che non dovrebbe comparire alcuno spazio prima del punto esclamativo)
Grazie, Luca, per il dettagliato elenco
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
- Freelancer
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- Iscritto in data: lun, 11 apr 2005 4:37
In francese, e anche prima del punto interrogativo e i due punti e il punto e virgola, e le virgolette caporali. Questo nella prassi che Word fa automaticamente. Nella tipografia piú raffinata ci sono gli spazi fini.
Ultima modifica di Marco1971 in data mer, 12 gen 2011 5:13, modificato 1 volta in totale.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
- Freelancer
- Interventi: 1930
- Iscritto in data: lun, 11 apr 2005 4:37
Sí, quasi sempre, a meno che sia una risposta laconica.Freelancer ha scritto:Ma lei scrive i suoi interventi prima in Word e poi li copia nella finestra?!
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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