Sinonimi e contrari e altro ancora
Moderatore: Cruscanti
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Sinonimi e contrari e altro ancora
QUI si possono trovare sinonimi, contrari, modi di dire e tanto altro ancora.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
Grazie per il collegamento, caro Fausto: era da un po' che cercavo Si dice o non si dice? di Gabrielli. 
Qualcuno sa dirmi se questa versione è integrale o incompleta?

Qualcuno sa dirmi se questa versione è integrale o incompleta?
Ultima modifica di Luca86 in data ven, 10 dic 2010 22:36, modificato 1 volta in totale.
Dev’essere un rifacimento dell’originale, con aggiunte e detrazioni. Il testo non corrisponde a quello del mio volume.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Grazie, caro Marco.

Credo sia questo.Marco1971 ha scritto:Dev’essere un rifacimento dell’originale, con aggiunte e detrazioni...
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Credo che abbia ragione Marco; anzi senza "credo": è un rifacimento "in peggio", a mio avviso. Una prova? Si veda QUI.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
A proposito di reboante/roboante, rimando qui, dove c’è un ulteriore collegamento.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Aggiungo che mi pare poco onesto mettere Aldo Gabrielli come autore sulla copertina del libro quando qualcuno ha semplicemente utilizzato (qui ci sta
) il materiale dell’autore per rielaborarlo in peggio (concordo con Fausto). Il pregio dell’opera del Gabrielli era non solo la chiarezza ma la freschezza della sua prosa. Perché non aver ripubblicato, anche in un solo volume, i due libri Si dice o non si dice? e Il museo degli errori?

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Il qualcuno in questione è Paolo Pivetti, con la collaborazione di Grazia Gabrielli (perdonate l'ignoranza, è la figlia?), come riportato in fondo a questa pagina: http://dizionari.corriere.it/dizionario-si-dice/Marco1971 ha scritto:Aggiungo che mi pare poco onesto mettere Aldo Gabrielli come autore sulla copertina del libro quando qualcuno ha semplicemente utilizzato (qui ci sta) il materiale dell’autore per rielaborarlo in peggio (concordo con Fausto).
Copyright 2010 © Ulrico Hoepli Editore S.p.A..
Nuova edizione a cura di Paolo Pivetti.
Con la collaborazione di Grazia Gabrielli.
Nella pagina del sito dell'editore, Hoepli, leggiamo:
«Un ampio spazio è dedicato alle novità dell'italiano di oggi: termini inglesi ormai diventati italiani, lessico di settori specialistici che interessano a tutti, come l'informatica, il marketing, la politica, la comunicazione; e tante curiosità. [NdR: pur non avendo l'originale, posso dedurre che è stato pesantemente modificato il testo originale per introdurre tutti questi termini inglesi? L'originale della Mondadori, leggo nell'OPAC SBN, è infatti del 1969!] [...]
Paolo Pivetti, oltre a questa nuova edizione aggiornatissima di Si dice o non si dice?, ha curato in precedenza anche altre opere di Aldo Gabrielli, tutte dedicate alla divulgazione linguistica. [...]»
Sí, è la figlia.Canape lasco ctonio ha scritto:...con la collaborazione di Grazia Gabrielli (perdonate l'ignoranza, è la figlia?)...
Se Aldo vedesse come hanno stravolto il suo lavoro originale, si rivolterebbe nella tomba...

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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