Composti con tre elementi
Moderatore: Cruscanti
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- Iscritto in data: lun, 11 apr 2005 4:37
Composti con tre elementi
Esiste qualche motivo che si opponga alla creazione di un composto in cui il secondo elemento è a sua volta composto da due elementi, attaccando il primo elemento al secondo come sarebbe naturale se non esistesse il terzo elemento?
Ad esempio, per indicare il supporto di un bastone da passeggio: portabastone da passeggio.
Ad esempio, per indicare il supporto di un bastone da passeggio: portabastone da passeggio.
Non credo proprio, anche se nel caso di portabastoni la specificazione non è necessaria:
portabastóni s. m. 1. Rastrelliera, per lo più di legno, utilizzata nel passato per contenere i bastoni da passeggio. (Treccani)
portabastóni s. m. 1. Rastrelliera, per lo più di legno, utilizzata nel passato per contenere i bastoni da passeggio. (Treccani)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Sì, ma il supporto a cui mi riferisco è concepito per un solo bastone, non è una rastrelliera.
Ma accetto la sua osservazione perché spesso il contesto è disambiguante, e nel mio caso penso proprio lo sia, per cui portabastone dovrebbe essere sufficiente. Grazie.
Ma resta la domanda, a titolo di curiosità: se non si potesse assolutamente fare a meno del terzo elemento?
Ma accetto la sua osservazione perché spesso il contesto è disambiguante, e nel mio caso penso proprio lo sia, per cui portabastone dovrebbe essere sufficiente. Grazie.
Ma resta la domanda, a titolo di curiosità: se non si potesse assolutamente fare a meno del terzo elemento?
Non so se ha altri esempi da esaminare (sarebbe utile), ma in effetti una denominazione come portabastone da passeggio, di primo acchito, farebbe pensare che da passeggio sia il portabastone... Ma è anche vero che la lingua ammette spesso costruzioni contrarie alla logica.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Potrei certo immaginare qualche esempio, magari non con immediato riscontro nella realtà, ma dato che sarebbe sempre possibile trovare soluzioni alternative, l'esempio non mi direbbe se la costruzione è lecita o no.
Ad esempio, potrei immaginare una situazione in cui esista la necessità di denominare, in uno stesso contesto, la base per una macchina da scrivere e per una macchina da cucire.
Se ci fosse una sola macchina, potrei senz'altro dire portamacchina senza ambuiguità alcuna, mentre nel caso dell'esempio non so se posso usare l'elemento porta- con i due nomi completi.
In mancanza di una risposta risolutiva, occorrerebbe quindi aggirare il problema e dire base per la macchina da scrivere/da cucire.
Ad esempio, potrei immaginare una situazione in cui esista la necessità di denominare, in uno stesso contesto, la base per una macchina da scrivere e per una macchina da cucire.
Se ci fosse una sola macchina, potrei senz'altro dire portamacchina senza ambuiguità alcuna, mentre nel caso dell'esempio non so se posso usare l'elemento porta- con i due nomi completi.
In mancanza di una risposta risolutiva, occorrerebbe quindi aggirare il problema e dire base per la macchina da scrivere/da cucire.
A mio avviso, sarebbe meglio evitare queste specificazioni con ‘da’ o altro, che secondo la logica grammaticale, si applicano al senso del composto. È sempre possibile ricorrere ad altre parole, come custodia e simili.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Nel caso di portacoltelli e valigetta portacoltelli, la specificazione da cucina si può riferire a entrambi senza equivoci, visto che son cose che stanno in cucina. In portabastone da passeggio, invece, da passeggio può qualificare solo il bastone, non il portabastone.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Allora, probabilmente non ho capito nulla...
La valigetta porta i coltelli da cucina (la usano i cuochi quando vanno in tournée, vedi il film "La grande abbuffata"), ma potrebbe portare quelli da norcino o da lanciatore.
Quel portabastoni porta bastoni da passeggio e quella valigetta porta coltelli da cucina; sono i coltelli da cucina, non la valigetta.
Non va bene?
Cordialità.

La valigetta porta i coltelli da cucina (la usano i cuochi quando vanno in tournée, vedi il film "La grande abbuffata"), ma potrebbe portare quelli da norcino o da lanciatore.
Quel portabastoni porta bastoni da passeggio e quella valigetta porta coltelli da cucina; sono i coltelli da cucina, non la valigetta.
Non va bene?

Cordialità.
...un pellegrino dagli occhi grifagni
il qual sorride a non so che Gentucca.
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