Mi sono imbattutto in questa locuzione francese che ho sentito nella forma (dialettale?) sanfasò (in realtà chi me l'ha detta l'ha pronunciata più o meno così: alla jonfajòn, con pronuncia francesizzante della "j"). Qualcuno sa quando e come questa locuzione è entrata nella nostra lingua? E se ci sono varianti italianizzate della detta locuzione?
Grazie.
La locuzione "alla sans façon"
Moderatore: Cruscanti
- Ferdinand Bardamu
- Moderatore
- Interventi: 5195
- Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
- Località: Legnago (Verona)
Nel mio dialetto (veronese), esiste, usata in ambito familiare, la locuzione ala sanfasó o ala sanfasón col significato di alla carlona, senza precisione e accuratezza.
La medesima locuzione è diffusa, a quanto ho trovato in Rete, anche in siciliano, in napoletano e in romanesco.
In uno Studi di lessicografia italiana: Volumi 12-13 trovato su Google in visualizzazione frammentaria ho potuto leggere:
sanfasò: nella locuz. avv. alla sanfasò, alla buona, senza cerimonie («noi si diceva alla bona, ma c'era chi diceva alla sanfasòn»)
Come vede, non c'è marca d'uso, cosa che mi fa pensare si tratti d'una forma (quasi) panitaliana, sebbene sia confinata esclusivamente all'uso familiare e colloquiale. Ma manca una porzione significativa di testo prima di quello citato: può darsi che sia catalogato fra i costrutti dialettali.
La medesima locuzione è diffusa, a quanto ho trovato in Rete, anche in siciliano, in napoletano e in romanesco.
In uno Studi di lessicografia italiana: Volumi 12-13 trovato su Google in visualizzazione frammentaria ho potuto leggere:
sanfasò: nella locuz. avv. alla sanfasò, alla buona, senza cerimonie («noi si diceva alla bona, ma c'era chi diceva alla sanfasòn»)
Come vede, non c'è marca d'uso, cosa che mi fa pensare si tratti d'una forma (quasi) panitaliana, sebbene sia confinata esclusivamente all'uso familiare e colloquiale. Ma manca una porzione significativa di testo prima di quello citato: può darsi che sia catalogato fra i costrutti dialettali.
- u merlu rucà
- Moderatore «Dialetti»
- Interventi: 1340
- Iscritto in data: mar, 26 apr 2005 8:41
Il GRADIT registra la sola variante sanfason e rimanda a sans façon. Data la locuzione al 1786 (in «La donna galante ed erudita» di G. Cornoldi Caminer).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Chi c’è in linea
Utenti presenti in questa sezione: Google [Bot] e 1 ospite