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Moderatore: Cruscanti

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.Silvia.
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TV

Intervento di .Silvia. »

Buona giornata a tutti.

Che cosa ne pensate della sigla "TV" utilizzata per televisore? Pensavo potesse essere utilizzata correttamente soltanto per "televisione", anche se nella lingua parlata si usa al posto di "televisore":

Mi si è rotta la TV.

Riporto quanto indicato dal dizionario Treccani per TV:

abbreviazione di televisione, usata per indicare sia il sistema televisivo e l’organizzazione delle trasmissioni, sia le trasmissioni stesse, sia il televisore.

Insomma, come dire, tutto fa brodo.
A te ricorro; e prego ché mi porghi mano
A trarmi fuor del pelago, onde uscire,
S'io tentassi da me, sarebbe vano.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Mi pare un uso normalissimo.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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.Silvia.
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Televisione e televisore

Intervento di .Silvia. »

Il termine "televisione" non dovrebbe indicare l'apparecchio televisivo, che è invece televisore. Poi suppongo che, a questo punto, vada bene sia il TV che la TV.
A te ricorro; e prego ché mi porghi mano
A trarmi fuor del pelago, onde uscire,
S'io tentassi da me, sarebbe vano.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Nel caso di termini perfettamente italiani, come televisione e televisore (e della coerente sigla), non c’è nulla di inortodosso nel processo della metonímia (o della sinèddoche, esito). Gli esempi di passaggio dall’astratto al concreto abbondano.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Contesto

Intervento di .Silvia. »

Forse dipende dal contesto. Non userei figure retoriche per un manuale d'uso.
A te ricorro; e prego ché mi porghi mano
A trarmi fuor del pelago, onde uscire,
S'io tentassi da me, sarebbe vano.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Sí, naturalmente televisore è formale e televisione (riferito all’oggetto), familiare.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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