Il termine gonfiaggio, seppure molto in uso in alcuni ambiti (come quello meccanico o medico), non è contemplato in molti dizionari di lingua italiana.
Riporto qui di seguito alcuni esempi.
Gabrielli - Hoepli: non citato (gonfiatura)
Treccani: non citato (gonfiatura)
Sabatini Coletti: rimanda a gonfiatura
Garzanti (in linea): "l'azione, l'effetto del gonfiare"
Garzanti cartaceo (1990): non citato (gonfiatura)
Vocabolario etimologico Bonomi: non citato (gonfiatura)
"Gonfiaggio" in rete vanta una presenza di almeno 12 volte superiore a quella di "gonfiatura".
Sarebbe interessante consultare anche altre fonti disponibili e conoscere il vostro parere in merito a questo vocabolo.
Grazie e buona giornata
Gonfiaggio
Moderatore: Cruscanti
Gonfiaggio
A te ricorro; e prego ché mi porghi mano
A trarmi fuor del pelago, onde uscire,
S'io tentassi da me, sarebbe vano.
A trarmi fuor del pelago, onde uscire,
S'io tentassi da me, sarebbe vano.
Il termine, datato al 1939, è presente nel GRADIT e nel supplemento 2004 del Battaglia, di cui ecco la trattazione:
Gonfiàggio, sm. Gonfiamento di una cavità elastica (e anche l’effetto che ne deriva).
2. Figur. Esagerazione dell’importanza di qualcosa.
– Aumento immotivato e artificioso, maggiorazione, in partic. di un prezzo.
Sebbene di origine francese, il suffisso -aggio è ben presente da secoli in italiano, sicché il termine ha tutte le carte in regola.
Gonfiàggio, sm. Gonfiamento di una cavità elastica (e anche l’effetto che ne deriva).
2. Figur. Esagerazione dell’importanza di qualcosa.
– Aumento immotivato e artificioso, maggiorazione, in partic. di un prezzo.
Sebbene di origine francese, il suffisso -aggio è ben presente da secoli in italiano, sicché il termine ha tutte le carte in regola.

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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