Smattare
Moderatore: Cruscanti
Smattare
Dare di matto, fare follie.
Si usa nelle reti sociali. Perché no?
Si usa nelle reti sociali. Perché no?
Queste coniazioni collettive foggiate regolarmente sono da incoraggiare, rappresentano un segno di vitalità linguistica nell’odierno deserto espressivo.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Rispetto a impazzire il verbo smattare mi pare di registro piú basso, e bisognerebbe esaminare in quali contesti viene usato: certamente diversi da quelli di impazzire. Una coniazione spontanea come questa deve per forza rispondere a un’esigenza espressiva, altrimenti non sarebbe nata (visto che impazzire è noto a tutti).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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"Smattare", pur non essendo ufficialmente attestato nei vocabolari, è "immortalato" qui.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
Secondo me nessuno parlerebbe mai di "bussola smattata": non so come si dice tecnicamente, ma direi che trattandosi di un verbo intransitivo che regge l'ausiliare "avere", il participio passato non può essere usato come aggettivo (analogamente a quanto accade per "delirare" o "straparlare", tanto per rimanere in tema).Freelancer ha scritto:Ma non abbiamo già impazzire? Sia in senso letterale sia in senso figurato. Ad esempio, io preferisco una bussola impazzita a una bussola smattata.
Concordo con Marco, è una questione di registri: "smattare" (come "sbroccare") è colloquiale, forse un po' più di "dare di matto" e un po' meno di altri conii giovanilistico-regionali come "sclerare", ecc.
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Mi riferivo all'uso figurato di impazzire, con un esempio tratto dal Devoto-Oli:
Di strumenti o apparecchiature, presentare all'improvviso gravi irregolarità o alterazioni di funzionamento: la bussola è impazzita;
l'esempio che segue è: estens., del traffico stradale, piombare nel caos.
Si finirà per dire il traffico è smattato? Spero di no...
Di strumenti o apparecchiature, presentare all'improvviso gravi irregolarità o alterazioni di funzionamento: la bussola è impazzita;
l'esempio che segue è: estens., del traffico stradale, piombare nel caos.
Si finirà per dire il traffico è smattato? Spero di no...
Forse non mi sono spiegato. Non lo si dirà mai, perche' intanto il verbo si riferisce quasi sempre a una persona che "dà di matto", "dà in escandescenze" (il traffico non dà in escandescenze nemmeno figurativamente), e poi - ripeto - la costruzione sarebbe ha smattato. Si potrebbe forse sentir dire La centralina elettronica ha iniziato a smattare come si direbbe ha iniziato a dare i numeri, non si direbbe mai *è smattata, come non si dice *è delirata.Freelancer ha scritto:Si finirà per dire il traffico è smattato? Spero di no...
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Re: Smattare
Mi viene or ora in mente: e non abbiamo pure già ammattire?CarloB ha scritto:Dare di matto, fare follie.
Si usa nelle reti sociali. Perché no?
Sí, e anche ingrullire, ma smattare sembra piú gergale, ha una connotazione che impazzire e ammattire non parrebbero avere. E siccome è regolarmente foggiato (con l’s- intensiva, si pensi anche a smaniare e simili), non vedo quale sarebbe il problema. 

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Salve a tutti, in quanto 14enne penso di poter confermare che "smattare" è di registro piuttosto basso, di solito con "sto smattando" io intendo chenon ce la faccio più a sopportare qualcosa di noioso, che non mi interessa, che mi provoca fastidio o comunque che è spiacevole.non lo considero proprio come impazzire, è un po' diverso... spero di essere riuscita a spiegarmi...
Grazie della sua testimonianza, sarpina, e benvenuta! 
Capisco la sua giovane età, ma chiediamo a chi partecipa di curare la forma: spazio dopo il punto, maiuscola a inizio di frase, ecc. Insomma, rispettare le regole fondamentali dell’ortografia italiana.

Capisco la sua giovane età, ma chiediamo a chi partecipa di curare la forma: spazio dopo il punto, maiuscola a inizio di frase, ecc. Insomma, rispettare le regole fondamentali dell’ortografia italiana.

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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