Il genovese ha come forma più comune vosciâ /vu'Sa:/, alla lettera "vossignoria" ma equivalente, per grado di rispetto, all'italiano "lei". Questa forma è adoperata come soggetto per esteso, mentre come "pronome obbligatorio" (caratteristica, questa, tipica di molti idiomi galloitalici) è prevista la forma abbreviata sciâ /Sa:/
Es.: Vosciâ sciâ no m’ha dïto cöse sciâ veu, "Lei non m'ha detto che cosa vuole".
La seconda forma di cortesia è voî /vwi:/, perfettamente equivalente al "voi" italiano. Nell'uso corrente, poi, benché quest'ultima forma di cortesia sia ormai poco comune, essa si differenzia dal pronome di seconda persona plurale, reso da viätri /'vja:tri/ (letteralmente "voialtri")
Sarebbe bello se ciascuno proponesse le forme del suo dialetto e/o particolari forme italiane diverse dall'uso comune
