
Un curioso uso di..."curioso"
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Un curioso uso di..."curioso"
Nel dialetto della mia zona (Alto Casertano), il termine curioso viene usato nel significato di strano. Mi piacerebbe sapere se tale uso si riscontra anche in altre zone d'Italia. 

Dal Treccani sul termine "curioso":
3. Che attira l’attenzione per qualche stranezza o bizzarria, che è singolare, fuori dell’ordinario: mi armai il naso di due formidabili occhiali, che ... mi facevano parere tanto curioso (F. De Sanctis); se fosse stato uno solo che connettesse così, si dovrebbe dire che aveva una testa c. (Manzoni); che persona c.!; un tipo c.; parla, si comporta in un modo proprio c.; questa è c. davvero!; mi succede un fatto curioso. Con valore neutro: è c. vedere con che agilità s’arrampica su per gli alberi; anche come esclam.: curioso!, a proposito di cosa strana, singolare.
Quindi l'accezione da te indicata è pura lingua italiana
Per quanto riguarda l'uso in genovese, raramente ho mai sentito dire coioso /ku'ju:zu/ nel senso di "strano"; più comuni le parole stranio /'stranju/ e strambo /'straNbu/
3. Che attira l’attenzione per qualche stranezza o bizzarria, che è singolare, fuori dell’ordinario: mi armai il naso di due formidabili occhiali, che ... mi facevano parere tanto curioso (F. De Sanctis); se fosse stato uno solo che connettesse così, si dovrebbe dire che aveva una testa c. (Manzoni); che persona c.!; un tipo c.; parla, si comporta in un modo proprio c.; questa è c. davvero!; mi succede un fatto curioso. Con valore neutro: è c. vedere con che agilità s’arrampica su per gli alberi; anche come esclam.: curioso!, a proposito di cosa strana, singolare.
Quindi l'accezione da te indicata è pura lingua italiana

Per quanto riguarda l'uso in genovese, raramente ho mai sentito dire coioso /ku'ju:zu/ nel senso di "strano"; più comuni le parole stranio /'stranju/ e strambo /'straNbu/
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In brindisino, curioso, oltre a significare ‘strano, singolare’ e ‘impiccione’, è usato anche nell'accezione di ‘buffo, ridicolo’.
Ultima modifica di Luca86 in data sab, 11 giu 2011 22:56, modificato 2 volte in totale.
Le prime due, sicuramente; la terza, non so. Controllerò domani.
Una frase del tipo Che curioso quel bambino: è tutto sporco di fango, non mi pare italiano normale.
Una frase del tipo Che curioso quel bambino: è tutto sporco di fango, non mi pare italiano normale.
Ultima modifica di Luca86 in data sab, 11 giu 2011 22:57, modificato 1 volta in totale.
Questa è un'affermazione molto soggettiva: ciò che può apparire bizzarro agli occhi di uno, non lo è agli occhi di un altro. I rituali dei nativi americani o di certe tribú africane, per esempio, ad alcuni – me compreso – possono sembrare strani (o addirittura selvaggi, se pensiamo ai sacrifici), ma io non mi sognerei mai di definirli ridicoli.zeneize ha scritto:Se una cosa è strana o bizzarra, molto facilmente è anche buffa e ridicola.
Per quanto riguarda curioso nel senso di ‘buffo’, questo è ciò che ho trovato nel Gabrielli in linea (sott. mia):
curioso C come interiez. Strano, buffo: c.! nessuno veniva a trattenermi (Svevo).
Dice «interiezione» (perlopiú «per esprimere la propria sorpresa» [Sabatini-Coletti 2008 in linea]), per cui non è usato come in brindisino.
Insomma, senza troppi rigiri di parole, è evidente che il passo è brevissimo. Se dovessimo guardare nel dettaglio tutte le sfumature d'un termine finiremmo per determinare un numero enorme di accezioni. La lingua è naturalmente soggettiva, e ciascuno può vedere in un vocabolo ciò che un altro non può scorgervi. In definitiva, non mi pare che l'uso brindisino - e meridionale in genere - differisca così macroscopicamente da quello dell'italiano standard. E' come la questione di "ingolfarsi", filone che avevo aperto io stesso nell'area "Lessico e semantica".
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