[xTSC]? «Ultima soma»
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[xTSC]? «Ultima soma»
Cari amici,
trovo quest'espressione in testi di area toscana: B. Varchi, e in epoca più recente Mario Pratesi (1885 circa), il quale la glossa come «ultima botta spietata». Dal contesto in cui il sintagma è utilizzato, mi sembra di capire che il significato sia, oltre a quello indicato da Pratesi, quello di 'colpo di grazia', tuttavia non lo trovo lemmatizzato nei dizionari storici della lingua italiana. Mi chiedo pertanto se questa svista non sia dovuta al fatto che magari l'espressione sia toscana.
trovo quest'espressione in testi di area toscana: B. Varchi, e in epoca più recente Mario Pratesi (1885 circa), il quale la glossa come «ultima botta spietata». Dal contesto in cui il sintagma è utilizzato, mi sembra di capire che il significato sia, oltre a quello indicato da Pratesi, quello di 'colpo di grazia', tuttavia non lo trovo lemmatizzato nei dizionari storici della lingua italiana. Mi chiedo pertanto se questa svista non sia dovuta al fatto che magari l'espressione sia toscana.
- u merlu rucà
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Nel mio dialetto soma significa 'asina' e deriva da sauma < b.lat. salma < gr. sagma 'basto'. Ha, quindi, lo stesso etimo dell'italiano soma 'carico che si pone sopra un asino o un mulo'. Probabilmente ultima soma significa ultimo carico e, in senso traslato, colpo finale, ultima botta spietata. Il passaggio semantico non mi sembra arduo.
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- Iscritto in data: mar, 25 set 2007 1:45
Grazie di cuore, cari AmorEst e Merlu. L'ultimo significato riportato da Merlu è registrato sia dal Battaglia che dal Gradit. Per dovere di completezza, aggiungo che ho trovato un'ulteriore occorrenza del sintagma, ne La Fedra di D'Annunzio (fonte LIZ):
Tu che fosti
la prima soma alla tua madre e l'ultima.
- Ferdinand Bardamu
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Il verso citato (precisamente) è contenuto nell'ottava 114 del XXIII canto (si veda qui). Riporto l'ottava, per fornire un contesto al verso:LCS ha scritto:la discussione mi ha fatto tornare alla mente un verso dall'Orlando furioso (cito a memoria; non ricordo il luogo):
"O gravar lui [=Orlando] d'insopportabil some".
Poi ritorna in sé alquanto, e pensa come
possa esser che non sia la cosa vera:
che voglia alcun così infamare il nome
de la sua donna e crede e brama e spera,
o gravar lui d’insopportabil some
tanto di gelosia, che se ne pera;
ed abbia quel, sia chi si voglia stato,
molto la man di lei bene imitato.
Qui Orlando fa la scoperta che lo porterà alla furia: Angelica non è innamorata di lui, ma se la fa con Medoro.

- u merlu rucà
- Moderatore «Dialetti»
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Mi raccomando, nel caso venisse in Liguria, in particolare nel Ponente, somma prudenza nell'usare codesta espressione. Dalle mie parti, infatti, la stessa suonerebbe: Che asino sei!AmorEst ha scritto:Se può essere d'aiuto, le dico che nel grossetano la soma è un gran sonno, una grande spossatezza.
Per esempio, se un giorno la vedessi sbadigliare rumorosamente, potrei esclamare: "Che soma!", nel senso di "Che (botta di) sonno/stanchezza che ha!".

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