
Proposta di legge di iniziativa popolare
Moderatore: Cruscanti
V’informo che ho appena mandato un messaggio di posta elettronica a Luca Serianni per dirgli di questa nostra proposta. Grazie a Cosissimo di avermi fornito l’indirizzo. 

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
- u merlu rucà
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- Iscritto in data: mar, 26 apr 2005 8:41
Sicuramente non servirà a nulla. Ma bisogna tentare, non si sa mai. Aspettiamo la risposta di Luca Serianni. 

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Grande notizia: Luca Serianni mi ha risposto alcuni minuti fa in maniera positiva. Dice che l’iniziativa gli sembra del tutto condivisibile ma che la sostituzione dei forestierismi non può essere sistematica, cioè che sarebbe irrealizzabile estirparli affatto (cosa che, penso, ognuno di noi condivide). Conclude dicendo che, sebbene queste leggi d’iniziativa popolare non abbiano finora dato frutti concreti, è bene far sentire la propria voce. Quindi, mi sembra una bella notizia e un incoraggiamento! 

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Sono contento che anche il Professor Serianni condivida!
Come già detto in privato a Marco, una sostituzione dei forestierismi "fin dove ragionevolmente possibile" sarebbe già un netto miglioramento rispetto alla situazione attuale.
Di fatto tutte le lingue, inglese compreso, pagano un certo pegno (pur in misure diverse, certo) alla globalizzazione dei rapporti e alla velocizzazione della circolazione di informazioni, non sempre ordinata.
La differenza cruciale sarebbe, per l'italiano, la creazione di una prima, sensibile, tendenza positiva e "propositiva".
Come già detto in privato a Marco, una sostituzione dei forestierismi "fin dove ragionevolmente possibile" sarebbe già un netto miglioramento rispetto alla situazione attuale.

Di fatto tutte le lingue, inglese compreso, pagano un certo pegno (pur in misure diverse, certo) alla globalizzazione dei rapporti e alla velocizzazione della circolazione di informazioni, non sempre ordinata.
La differenza cruciale sarebbe, per l'italiano, la creazione di una prima, sensibile, tendenza positiva e "propositiva".

Non ho capito se Serianni ha intenzione di sostenere attivamente la vostra iniziativa o ha semplicemente detto: "Bravi, in bocca al lupo."Marco1971 ha scritto:Luca Serianni mi ha risposto alcuni minuti fa in maniera positiva. Dice che l’iniziativa gli sembra del tutto condivisibile [...] Conclude dicendo che, sebbene queste leggi d’iniziativa popolare non abbiano finora dato frutti concreti, è bene far sentire la propria voce.

- Ferdinand Bardamu
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- Località: Legnago (Verona)
Nella sua seconda risposta, Luca Serianni mi ha scritto (cito solo la parte che interessa) :
Quanto alla promozione dell’iniziativa, non credo sia possibile coinvolgere la Crusca o la Dante, in quanto sede centrale: la prima evita da sempre di prendere posizioni ufficiali in tema di politica linguistica; la seconda ha un primato solo morale, non organizzativo, sulle numerose sedi periferiche, che si muovono in assoluta autonomia; semmai ci si potrebbe mettere in contatto con alcune di queste sedi, magari scegliendo sedi situate in regioni diverse e distanti. Sul piano dell’impatto credo che l’effetto sarebbe anche superiore. Per la sede centrale, però, potrebbe prendere contatto col dott. Conti, anche a mio nome, per dare notizia dell’iniziativa nel periodico Pagine della Dante, che ha una capillare diffusione, in Italia e all’estero.
Quanto alla promozione dell’iniziativa, non credo sia possibile coinvolgere la Crusca o la Dante, in quanto sede centrale: la prima evita da sempre di prendere posizioni ufficiali in tema di politica linguistica; la seconda ha un primato solo morale, non organizzativo, sulle numerose sedi periferiche, che si muovono in assoluta autonomia; semmai ci si potrebbe mettere in contatto con alcune di queste sedi, magari scegliendo sedi situate in regioni diverse e distanti. Sul piano dell’impatto credo che l’effetto sarebbe anche superiore. Per la sede centrale, però, potrebbe prendere contatto col dott. Conti, anche a mio nome, per dare notizia dell’iniziativa nel periodico Pagine della Dante, che ha una capillare diffusione, in Italia e all’estero.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Grazie, Marco, per aver citato le rincuoranti parole di Serianni. Ho appena scoperto di conoscere personalmente il presidente e il vicepresidente della Società Dante Alighieri in Almaty (sono in contatto con loro per motivi d'altro genere). Li metterò al corrente dell'iniziativa di Cruscate. Chissà che anche dalla lontana Casistània non possa arrivare un po' di supporto a questa nobile causa. 

Credo che Serianni abbia segnalato la sua disponibilità, nei limiti dei suoi impegni professionali, a seguire, interessarsi e contribuire alla vicenda; una prima "offerta" è quella segnalata da Luca86.
Caro Jonathan, il supporto Casistàno sarà certamente benvenuto! Se anche da Almaty, al momento opportuno, si esprimerà consenso all'iniziativa, i comitati italiani della Dante saranno ancora più portati a interessarsi alla stessa. Se disponesse di altri contatti, non esiti a far girare la voce anche presso altri comitati esteri di sua conoscenza.
Caro Jonathan, il supporto Casistàno sarà certamente benvenuto! Se anche da Almaty, al momento opportuno, si esprimerà consenso all'iniziativa, i comitati italiani della Dante saranno ancora più portati a interessarsi alla stessa. Se disponesse di altri contatti, non esiti a far girare la voce anche presso altri comitati esteri di sua conoscenza.

- Ferdinand Bardamu
- Moderatore
- Interventi: 5195
- Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
- Località: Legnago (Verona)
Mi sembra che la seconda risposta di Serianni fughi i nostri dubbi: il sostegno da parte sua c'è.
Oltre al contatto – fondamentale, imprescindibile – con gl'istituti di lingua e cultura italiane all'estero e in Italia, io reputo importante anche far conoscere alla gente comune la questione. Per questo, io proverò a saggiare il terreno colla mia cerchia di amici, parenti e conoscenti.
Oltre al contatto – fondamentale, imprescindibile – con gl'istituti di lingua e cultura italiane all'estero e in Italia, io reputo importante anche far conoscere alla gente comune la questione. Per questo, io proverò a saggiare il terreno colla mia cerchia di amici, parenti e conoscenti.
- u merlu rucà
- Moderatore «Dialetti»
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- Iscritto in data: mar, 26 apr 2005 8:41
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