Che il nuovo anno apporti tanta fortuna agli amici Cruscanti e che faccia sparire dalla nostra lingua tutti quegli inutili anglismi...
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi) «Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
Per la scomparsa degli anglicismi... ehm... vabbè, non spogliamo le feste!
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.