Compendio di punteggiatura della Microsoft
Moderatore: Cruscanti
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Compendio di punteggiatura della Microsoft
Trovate abbastanza affidabile questo compendio di punteggiatura redatto dalla Microsoft?
L’ho scorso abbastanza velocemente e mi sembra che sia chiaro e non contenga eresie. 
Però dovrebbero conoscere i codici per ottenere È...

Però dovrebbero conoscere i codici per ottenere È...

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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A una lettura più attenta ho notato - a mio avviso - qualche imprecisione, come questa, per esempio:
I due punti sono corretti, invece, perché si tratta di un'elencazione.È un errore grave usare i due punti:
· tra verbo e complemento oggetto:
non “I giovani praticano: il calcio, il nuoto o il basket”, ma “I giovani praticano il calcio, il nuoto o il basket” oppure “I giovani praticano molti sport: il calcio, il nuoto o il basket”.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
Sí, ma bisogna tenere a mente che sono manuali fatti per chi ha poca dimestichezza con la scrittura, e quindi ben venga questo “divieto”, perché non se ne abusi. 

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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È giustissimo, invece.Carnby ha scritto:Non mi convince quando prescrive dr. e cfr. senza punto.

«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
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correzione al titolo
Una precisazione "di servizio" a proposito del titolo di questo filone. Ho lavorato per molti anni nel team di supporto linguistico di Microsoft ed escluderei decisamente che questo compendio di punteggiatura possa essere un documento pubblicato da Microsoft. Non è infatti compito di chi produce software per la scrittura dare indicazioni sulla scrittura.
Il nostro team pubblicava invece linee guida per la localizzazione(traduzione+adattamento del software), limitandosi ad evidenziare le differenze d’uso tra inglese e italiano e rimandando a grammatiche e manuali di stile per le regole generali della lingua italiana.
Un paio di esempi: per le lingue europee si raccomandava che il punto fosse sempre seguito da uno spazio e non da due, come negli Stati Uniti, e, per il francese, che determinati segni di punteggiatura fossero preceduti da uno spazio; si suggeriva inoltre che le virgolette singole del testo inglese fossero sostituite da virgolette doppie (preferendo comunque l’uso del corsivo nel caso fossero usate per evidenziare il significato particolare di una o più parole) e che eventuali segni di punteggiatura alla fine di un virgolettato fossero posti dopo le virgolette di chiusura e non prima come nell’inglese americano.
A proposito di accenti grafici, non mancava l’indicazione di non usare mai la combinazione lettera maiuscola + apostrofo (*E') all'inizio di una frase e ogni uso improprio veniva conteggiato come errore.
Un augurio di buon anno,
Licia Corbolante
PS Non faccio precedere l’articolo determinativo al nome Microsoft perché seguo la consuetudine dell’azienda (cfr. il sito e la documentazione dei prodotti).
Il nostro team pubblicava invece linee guida per la localizzazione(traduzione+adattamento del software), limitandosi ad evidenziare le differenze d’uso tra inglese e italiano e rimandando a grammatiche e manuali di stile per le regole generali della lingua italiana.
Un paio di esempi: per le lingue europee si raccomandava che il punto fosse sempre seguito da uno spazio e non da due, come negli Stati Uniti, e, per il francese, che determinati segni di punteggiatura fossero preceduti da uno spazio; si suggeriva inoltre che le virgolette singole del testo inglese fossero sostituite da virgolette doppie (preferendo comunque l’uso del corsivo nel caso fossero usate per evidenziare il significato particolare di una o più parole) e che eventuali segni di punteggiatura alla fine di un virgolettato fossero posti dopo le virgolette di chiusura e non prima come nell’inglese americano.
A proposito di accenti grafici, non mancava l’indicazione di non usare mai la combinazione lettera maiuscola + apostrofo (*E') all'inizio di una frase e ogni uso improprio veniva conteggiato come errore.
Un augurio di buon anno,
Licia Corbolante
PS Non faccio precedere l’articolo determinativo al nome Microsoft perché seguo la consuetudine dell’azienda (cfr. il sito e la documentazione dei prodotti).
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È in uso in italiano almeno dal 1897 (Dizionario Zingarelli), quindi non credo che alla fine del 2011 se ne debba giustificare l'uso.Marco1971 ha scritto: Ma perché dice team?

Scherzi a parte, anch'io preferisco evitare i forestierismi inutili ma non mi sembra ci sia un'alternativa a team per esprimere in un'unica parola il concetto di "gruppo di persone che lavorano assieme a una stessa attività".
- Sandro1991
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E che dice di questo (dal Battaglia)?
Squadra 9. Gruppo di persone per lo piú unite e ordinate per svolgere una particolare attività o mansione, per compiere un’azione o anche per un fine comune.
– Insieme o categoria, anche numerosa, di persone accomunate da una professione, da un’attività, da un’arte, da un’idea, da un principio o, in quanto rivali, in competizione con altre. – In partic.: scuola poetica.
E non mi si venga a dire che team (che il GRADIT data al 1909) è piú preciso, perché basta aprire un dizionario inglese per vedere quante accezioni ha. Il prestito integrale si giustifica in rarissimi casi, per designare entità locali non d’interesse comune.
Squadra 9. Gruppo di persone per lo piú unite e ordinate per svolgere una particolare attività o mansione, per compiere un’azione o anche per un fine comune.
– Insieme o categoria, anche numerosa, di persone accomunate da una professione, da un’attività, da un’arte, da un’idea, da un principio o, in quanto rivali, in competizione con altre. – In partic.: scuola poetica.
E non mi si venga a dire che team (che il GRADIT data al 1909) è piú preciso, perché basta aprire un dizionario inglese per vedere quante accezioni ha. Il prestito integrale si giustifica in rarissimi casi, per designare entità locali non d’interesse comune.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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team o squadra?
Secondo me squadra e team implicano tipi diversi di “attività svolte assieme da un gruppo di persone”: nel primo caso le finalità sono soprattutto di tipo operativo, nel secondo più “di concetto”. Se si associa squadra alle attività/finalità del secondo tipo, prevale l’aspetto di competizione.
Mi pare che ci sia una differenza, ad esempio, tra un team di traduttori e una squadra di traduttori: nel primo caso sono persone che lavorano assieme, nel secondo sono persone che partecipano a una competizione, linguistica o di altro tipo. Per continuare con l'esempio, si può pensare a un evento aziendale durante il quale vengono organizzate delle gare a cui partecipano la squadra dei traduttori, la squadra del supporto tecnico, la squadra dei venditori ecc.: in questo caso le squadre identificano alcune persone scelte per rappresentare quelli che in ambito lavorativo sono invece dei team.
Mi pare che ci sia una differenza, ad esempio, tra un team di traduttori e una squadra di traduttori: nel primo caso sono persone che lavorano assieme, nel secondo sono persone che partecipano a una competizione, linguistica o di altro tipo. Per continuare con l'esempio, si può pensare a un evento aziendale durante il quale vengono organizzate delle gare a cui partecipano la squadra dei traduttori, la squadra del supporto tecnico, la squadra dei venditori ecc.: in questo caso le squadre identificano alcune persone scelte per rappresentare quelli che in ambito lavorativo sono invece dei team.
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