Per questo si chiama... doppiaggio!Daniele ha scritto:[...] la pronuncia cell'hai una sigaretta, con la doppia elle, come sento talvolta nel doppiaggio cinematografico!
Valutazione dei doppiatori
Moderatore: Cruscanti
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- Iscritto in data: dom, 23 ott 2011 22:37
Ma i doppiatori (lasciamo perdere i giornalisti che mi fanno solo rabbia...) non li fanno piú i corsi di pronuncia/dizione? Qualche anno fa sentivo (anche se non sempre) leccornía, l'altro giorno sento invece leccòrnia. Ugualmente, qualche giorno fa ho sentito una doppiatrice che ha detto «sfògati»... E questi sono solo due esempi.
Non dovrebbero essere dei professionisti con una pronuncia impeccabile?
Non dovrebbero essere dei professionisti con una pronuncia impeccabile?

Come dicevo qui qualche mese fa, siamo nell’era del pressappochismo e del lassismo. 

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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- Sandro1991
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Da semplice appassionato di doppiaggio, e da aspirante neutralofono... sit venia verbo, dico anch’io la mia. I miei preferiti (in questo periodo) sono Francesco Pezzulli e Fabio Boccanera. Il primo ha una voce incantevole e un’ottima espressività; in quanto a dizione... sbaglia davvero raramente. Il secondo, un po’ più romano, si concede qualche errorino di troppo, ma lo perdoniamo senza remore: al doppiaggio di Johnny Depp è insuperabile. La mirabile mimica facciale dell’attore e la stravagante personalità rendono difficile il doppiaggio, ma il buon Fabio se la cava alla grande; oltre a ascoltare, bisogna osservare, per giudicare un doppiatore nel complesso.
Solo pareri personali, nulla di più.
Solo pareri personali, nulla di più.

Li boccerei entrambi. Non sono gli unici, ma hanno questa tendenza a postrarre l'accento tonico sulla vocale seguente, che è forse una tendenza moderna. Disastrosi, per me. 

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Mi permetto di fare un'osservazione.
L'archivio di voci che si ascoltano sul sito proposto da Marco, sono spezzoni di doppiaggio presi da prodotti cinematografici o per la televisione.
Se ne deduce quindi che i doppiatori stiano già interpretando un personaggio per il quale (forse) hanno scelto una dizione più marcata o addirittura regionale, in certi casi.
Si dovrebbere chiedere ad ognuno di quei doppiatori di inviare un campione della loro voce con l'unico intento di cercare una perfetta dizione; sono certo che ascolteremmo risultati molto diversi.
Molti professionisti sono in grado di doppiare diversi attori anche con età molto dfferenti tra loro e dar loro la voce nei contesti più strani, mi viene da pensare che sia normale riadattare alcune fondamentali regole di pronuncia quando l'obiettivo è creare una voce che piaccia ai produttori
L'archivio di voci che si ascoltano sul sito proposto da Marco, sono spezzoni di doppiaggio presi da prodotti cinematografici o per la televisione.
Se ne deduce quindi che i doppiatori stiano già interpretando un personaggio per il quale (forse) hanno scelto una dizione più marcata o addirittura regionale, in certi casi.
Si dovrebbere chiedere ad ognuno di quei doppiatori di inviare un campione della loro voce con l'unico intento di cercare una perfetta dizione; sono certo che ascolteremmo risultati molto diversi.
Molti professionisti sono in grado di doppiare diversi attori anche con età molto dfferenti tra loro e dar loro la voce nei contesti più strani, mi viene da pensare che sia normale riadattare alcune fondamentali regole di pronuncia quando l'obiettivo è creare una voce che piaccia ai produttori

Non voglio essere capito, voglio essere; capito?
- Sandro1991
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Da sei anni guardo pellicole americane e inglesi esclusivamente in lunga originale, e quelle rare volte che ne ho ascoltato il doppiaggio in italiano sono rimasto quasi sempre assai deluso. L'antico mito dei 'grandi doppiatori italiani' mi è crollato da un pezzo, e ora mi fa un po' ridere e un po' rabbia (perché siamo dei provincialoni pronti a esaltarsi per niente e che poi però non riescono ad apprezzare quello che di davvero straordinario l'Italia ha da offrire).
Non so di chi sia la colpa (forse, come suggerisce lei, caro Sandro, è del direttore del doppiaggio), ma troppo spesso l'interpretazione dei nostri doppiatori è o incolore o troppo 'caricata', quasi ridicola, se paragonata alla voce originale.
Da quel poco che ho sentito, Francesco Pezzulli e Fabio Boccanera non mi sembrano niente di speciale. Stefano Benassi invece mi ha impressionato, non tanto per la qualità della sua dizione (che lascio giudicare ad altri molto piú qualificati di me), ma per l'indubbi equilibrio e intelligenza dell'interpretazione.
Non so di chi sia la colpa (forse, come suggerisce lei, caro Sandro, è del direttore del doppiaggio), ma troppo spesso l'interpretazione dei nostri doppiatori è o incolore o troppo 'caricata', quasi ridicola, se paragonata alla voce originale.
Da quel poco che ho sentito, Francesco Pezzulli e Fabio Boccanera non mi sembrano niente di speciale. Stefano Benassi invece mi ha impressionato, non tanto per la qualità della sua dizione (che lascio giudicare ad altri molto piú qualificati di me), ma per l'indubbi equilibrio e intelligenza dell'interpretazione.
- Sandro1991
- Interventi: 251
- Iscritto in data: lun, 28 nov 2011 19:07
A mio avviso, il lavoro che qui o qui ha fatto Boccanera, di là dalla dizione più o meno impeccabile, è lodevole. Ha creato un personaggio, e non è da tutti ; le imperfezioni, qui, diventano caratteristiche. Ripeto, bisogna guardare per giudicare, non solo ascoltare.
Benassi è bravissimo, per carità, ma tutta questa superiorità schiacciante non ce la vedo.
Si veda Tonino Accolla, può fare tutti gli errori del mondo, ma in Ace Ventura, per dirne uno, è geniale!
Benassi è bravissimo, per carità, ma tutta questa superiorità schiacciante non ce la vedo.

- Sandro1991
- Interventi: 251
- Iscritto in data: lun, 28 nov 2011 19:07
Dal punto di vista interpretativo, la bravura di Giuseppe Rinaldi è innegabile; però, da un doppiatore, mi aspetto una pronuncia perfetta, e nel brano proposto ho notato un paio di cose: dentro è pronunciato con una ‘e’ di grado intermedio tra aperto e chiuso, cosí anche la ‘e’ di perché, e la ‘o’ di attorno. Sono dettagli, è vero, ma avevo aperto questo filone proprio per valutare la pronuncia e non le doti teatrali. 

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
- Sandro1991
- Interventi: 251
- Iscritto in data: lun, 28 nov 2011 19:07
Non so se il volume possa incidere sulla qualità timbrica dei suoni vocalici; so che ciò avviene nel canto lirico nelle frequenze acutissime e bassissime. Se qualcuno ha informazioni precise al riguardo, sarei interessato anch’io. 

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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