Leggo sull'ultima Domenica del Sole 24 Ore, in un articolo di Massimo Firpo:
«Cinque secoli di papi santi, poi Celestino V eletto e abdicato nel 1296, santificato nel 1313 [...]».
È corretto l'uso dei due participi?
Eletto e abdicato
Moderatore: Cruscanti
- Sandro1991
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A mio avviso non sono corretti e siamo in presenza di una sorta di zeugma in quanto 'eletto' è retto dal sottinteso "è stato", 'abdicato', invece, dal sottinteso "ha".
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
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Non credo che vada bene l'accezione obsoleta di "ripudiato" o "rinnegato": Celestino se ne è andato spontaneamente (ha abdicato).Sandro1991 ha scritto:Se abdicato è usato coll’accezione obsoleta di ripudiato o rinnegato credo di sí. Almeno cosí dice il De Mauro.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
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