«Pocket»

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Carnby
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Intervento di Carnby »

Leggo ora sul giornale di Firenze, in prima pagina.
La Nazione ha scritto:DOMANI IN REGALO CON LA NAZIONE
I quaderni della finocchiona
100 pagine di prodotti tipici in un pratico pocket
Il dizionario dei salumi con vini buoni a basso prezzo
Non è più di moda «(libro) tascabile»?
Brazilian dude
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Intervento di Brazilian dude »

Un altro problema degli anglicismi è che ognuno (o ogni nazione) li usa a volte a modo uso. Se non avessi visto la sua spiegazione, avrei immaginato una tasca che accompagna il libro. Ma caspita, come è possibile che venga con una tasca?, mi sarei domandato.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Costoro – quelli della Nazione – non sanno che in inglese un (libro) tascabile si chiama paperback? Ecco uno dei tanti esempi di anglomania fine a sé stessa.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Andrea Russo
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Intervento di Andrea Russo »

Probabilmente hanno ripreso pocketbook, altro modo per dire libro tascabile, e l'hanno abbreviato... :roll:




Comunque, una curiosità: tutti quelli che non sono toscani sanno che cos'è la finocchiona? (In caso contrario l'è spiegata qui!)
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Gentile Andrea, pocketbook in inglese ha significati totalmente diversi, eccoli qui. :)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Oggi, guidando sull’autostrada che mi portava a casa, ho pensato a questo possibile dialogo del futuro, tra madre e figlio:

Mum, cosa meana ‘casa’? – ‘Casa’ meana ‘home’. Su, goiamo home, son.

Naturalmente non avverrà la sostituzione di ‘go’ per ‘andare’, e sapete perché? Perché s’inserirebbe perfettamente nel paradigma della lingua: io goo, tu goi, egli goa, noi goiamo, voi goate, essi goano; e in tutte le forme: che io goi, che io goessi, io goerei, ecc.

Quando la forma si presta all’inserimento naturale, non ha piú alcun interesse; l’interesse consiste solo nella forma esotica, non nel pensiero, non nell’intelligenza, solo nell’apparenza.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Andrea Russo
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Intervento di Andrea Russo »

Marco1971 ha scritto:Gentile Andrea, pocketbook in inglese ha significati totalmente diversi, eccoli qui. :)
Be', allora c'è qualcosa che non va qui, qui e pure qui.

Inoltre pure l'Oxford Dictionary riporta:
3 (pocket book) North American a paperback or other small or cheap edition of a book.
Jonathan
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Intervento di Jonathan »

Sarebbe da chiamare la redazione della Nazione per far loro notare che certi obbrobri non sono graditi a tutti.

E magari si potrebbe usare un tono ironico, come quando il mio babbo chiamò il Tirreno e chiese: 'scusi, sa dirmi che data è oggi?' (l'edizione di quel giorno, incredibilmente, riportava quella sbagliata).

Pocket vicino a finocchiona non si può proprio vedere.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Ha ragione, caro Andrea. Però non è nell’uso vivo nell’inglese britannico in quel senso: io vivo con una persona di madrelingua inglese e ho chiesto. E non lo riporta né l’Oxford Advanced né il Cambridge Advanced né il COBUILD, dizionari tutti fondati su corpora.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Carnby
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Intervento di Carnby »

Oggi è uscito il fascicoletto in questione: è un librettino spillato tipo quaderno, con tanta pubblicità all'interno e copertina leggermente plastificata. La cosa importante è che non c'è scritto da nessuna parte «pocket», a differenza dell'inserzione pubblicitaria di ieri.
Andrea Russo
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Intervento di Andrea Russo »

Marco1971 ha scritto:Ha ragione, caro Andrea. Però non è nell’uso vivo nell’inglese britannico in quel senso: io vivo con una persona di madrelingua inglese e ho chiesto. E non lo riporta né l’Oxford Advanced né il Cambridge Advanced né il COBUILD, dizionari tutti fondati su corpora.
D'accordo, ma se davvero hanno preso pocket da pocketbook (anche se non si spiega l'accorciamento) a questo punto non è cosí assurdo: essendo registrata in piú dizionari sarà senz'altro usata da qualche parte nel mondo anglofono (che non è piú solo quello britannico).
Ah, e paperback non risulta in alcuni dizionari (non li ho controllati tutti) che voglia dire libro tascabile...



Tornando al famoso pocket: non avevano davvero altro modo, magari italiano, per definirlo? :roll:
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