Senza fili, benché sia la soluzione piú semplice, non mi aggrada molto, personalmente: dire «in aeroporto c'è il senzafili» darebbe adito a incomprensioni, anche perché, oggi, molte cose sono senza fili.
Non sarebbe male, a mio parere, discostarsi un po' dalla parola di partenza. Sarebbe bello coniare una parola nuova che individuasse meglio le peculiarità dell'apparecchiatura, cioè la capacità di funzionare a distanza e la natura aerea e non fisica (attraverso cavi) della connessione. Io però sono una zappa in onomaturgia e attendo rinforzi.
