Malleare
Moderatore: Cruscanti
Malleare
Esiste o è mai esistito il verbo malleare, che ho sentito usare oggi, seppur con poca convizione (si tratta naturalmente di una derivazione da malleabile)?
Sí, esistono entrambi i termini (il secondo è un neologismo derivato dall’aggettivo onnipervasivo). Dal GRADIT e dal Battaglia:
Onnipervasività da onnipervasivo è formazione regolare come incisività da incisivo o decisività da decisivo.malleare (io màlleo) OB[soleto] [av. 1890; dal lat. tardo mallĕāre, v. anche ¹malleo] lavorare un metallo a colpi di martello / fig., foggiare, plasmare secondo il proprio volere.
Il Battaglia dà un solo esempio, di Petruccelli della Gattina (Moliterno, Potenza, 1815 – Parigi, 1890):
Mosè ormai era divenuto una memoria, una vecchia gloria nazionale, e nulla più. Quella massa di bronzo, …che Mosè aveva fusa e malleata a prova dell’urto di tutti i popoli che circondavano Israele, fu rotta dai Maccabei.
Onnipervasivo Che si può estendere ovunque, che può includere, inglobare, coinvolgere ogni cosa, qualunque aspetto della realtà.
Uno dei tre esempi del Battaglia:
F. Moiso: La loro [delle cose] indipendenza dallo spirito onnipervasivo e vivificante è reale.
Re: Malleare
A dire il vero è malleabile che dovrebbe essere derivato di "malleare", e dovrebbe voler dire in teoria "riducibile in lamine sottili con un maglio" (così come "duttile" dovrebbe significare "riducibile in fili sottili). Dalla metallurgia però ormai entrambi gli aggettivi sono passati ad avere solo un significato traslato... in particolare in genere per "malleabile" si intende plasmabile con facilità (tipo Pongo), tanto da rendere perplesso chi vede scritto che il metallo più malleabile in assoluto è l'oro, ma se prova a fare una statuina palpeggiando un anello non ci riesce.Federico ha scritto:Esiste o è mai esistito il verbo malleare, che ho sentito usare oggi, seppur con poca convizione (si tratta naturalmente di una derivazione da malleabile)?
Re: Malleare
Ha ragione Federico.Bue ha scritto:A dire il vero è malleabile che dovrebbe essere derivato di "malleare"...Federico ha scritto:Esiste o è mai esistito il verbo malleare, che ho sentito usare oggi, seppur con poca convizione (si tratta naturalmente di una derivazione da malleabile)?
Le prime attestazioni di malleabile sono anteriori al 1537 (GRADIT) e si tratta di un francesismo. Malleare invece, come riportato da Marco1971, è una voce ottocentesca di origine dotta.
Grazie, Marco.
Strano però che malleare significhi "forgiare" mentre malleabile è soltanto che «si piega facilmente alla volontà altrui».
Comunque, a prescindere dalla storia del vocabolo io intendevo solamente dire che la persona che ho sentito usare "malleare" (nel senso di "piegare" (alla propria volontà) l'ha per cosí dire inventato sul momento, a partire da malleabile.
Strano però che malleare significhi "forgiare" mentre malleabile è soltanto che «si piega facilmente alla volontà altrui».
Comunque, a prescindere dalla storia del vocabolo io intendevo solamente dire che la persona che ho sentito usare "malleare" (nel senso di "piegare" (alla propria volontà) l'ha per cosí dire inventato sul momento, a partire da malleabile.

Re: Malleare
E cosa significa(va) ?bubu7 ha scritto: Le prime attestazioni di malleabile sono anteriori al 1537 (GRADIT) e si tratta di un francesismo.
Re: Malleare
Bue ha scritto:E cosa significa(va) ?
Il Battaglia ha scritto:Malleàbile, agg. dotato di malleabilità (un metallo). [Piú antica attest. in Biringuccio, 1480-1537.]
- Sostant. [Piú antica attest. in F. Lana, 1631-1687.]
2. Per estens. Che si può foggiare a piacimento; modellabile, plasmabile. [Piú antica attest. in A. Neri, fine del sec. XVI-inizio del sec. XVII.]
3. Che si adatta facilmente e convenientemente alle necessità del linguaggio e dell’espressione artistica (una lingua, uno stile). [Piú antica attest. in Pascoli, 1855-1912.]
4. Figur. Che ha una natura mite e mansueta, un carattere arrendevole e remissivo nei confronti della volontà e delle opinioni altrui; accomodante, tollerante, condiscendente. [Piú antica attest. in Pascoli.]
- Impressionabile, emotivo, suggestionabile. [Piú antica attest. in Papini, 1881-1956.]
- Pronto a equivoci favori; compiacente, invitante. [Piú antica attest. in Bonsanti, 1904-1984.]
Chi c’è in linea
Utenti presenti in questa sezione: Bing [Bot] e 2 ospiti