Do qui i collegamenti (1 e 2) a due interviste fatte a Marcello Ravesi sulla storia della lingua italiana durante la trasmissione Detto fra noi. Non è che dicano niente di particolarmente nuovo ma potrebbero comunque interessare.
Tra l'altro a questa trasmissione partecipò anche Serianni. Non so se misi il collegamento anche a quell'intervista o se qualcuno lo aveva fatto... A ogni modo, è qui.
Il professore dice cose del tutto giuste e sensate. In particolare – e questo lo sottolineo perché sono stato criticato da qualcuno per un tale giudizio tempo fa in queste stanze – dice di noi che siamo indisciplinati e individualisti; contento di trovarmi in buona compagnia.
Peccato invece, specie nella seconda parte, che il professore venga interrotto sul piú bello perché sopraggiunge una «mèil», e peccato ancora per l’artificiosità delle intervistatrici, che non mi fa rimpiangere affatto l’aver rinunciato alla tivvú italiana.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
La seconda parte in realtà devo ancora finire di vederla. L'intervistatrice della prima parte mi urtava con quei sí? striduli... Per non parlare delle e-lettere che arrivavano: fintissime!
A ogni modo, almeno questa rete televisiva s'è sforzata di proporre delle interviste a dei linguisti, mentre sulle reti principali niente di niente... Sul tiggí 5 c'è posto per tutte le rubriche di questo mondo (e soprattutto per Bau e Miao!), tranne che per una sulla lingua. Il livello piú alto penso si sia raggiunto con un'intervista di 30 secondi a Sabatini sulle tracce dell'esame di maturità.
Ho qualche dubbio sulla presunta lingua intermedia che avrebbero usato i contadini con gli avvocati, i notai ecc. nella seconda metà dell'Ottocento. Nella maggior parte dei casi questi professionisti erano dello stesso paese o di paesi vicini ed erano perfettamente dialettofoni. Io stesso uso abitualmente il dialetto con amici che esercitano queste professioni.
Buonasera.
Posso portare la mia esperienza diretta e confermare quanto detto da u merlu rucà: mia nonna, classe 1923, parlava con il medico del suo paese in dialetto; così pure con suo cognato avvocato.
Buona serata