Femminile di predecessore
Moderatore: Cruscanti
Femminile di predecessore
Buongiorno!
Mi sono imbattuta nella parola predecessora, che ho trovato molto brutta a suono, anche se alcuni dizionari la contemplano come forma rara. Qualche forum online propone precedentrice, mentre io opterei per cambiare la parola utilizzando una perifrasi, del tipo "colei che mi precedette".
Qualcuno mi può aiutare?
Grazie a tutti
Mi sono imbattuta nella parola predecessora, che ho trovato molto brutta a suono, anche se alcuni dizionari la contemplano come forma rara. Qualche forum online propone precedentrice, mentre io opterei per cambiare la parola utilizzando una perifrasi, del tipo "colei che mi precedette".
Qualcuno mi può aiutare?
Grazie a tutti
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- Interventi: 763
- Iscritto in data: dom, 23 ott 2011 22:37
Qualcuno avrà sicuramente una risposta piú completa della mia. Intanto comunque le posso dire che il Devoto-Oli 2012 si limita a riportare la marca grammaticale per il femminile (f. -a), senza aggiungere alcuna glossa (raro, ecc.). Quindi, per quanto brutta, penso che sia una forma legittima. La soluzione che propone, inoltre, mi suona molto aulica, e quindi inadatta nella maggior parte dei testi.
P.S.: invece dell'inutile online può benissimo usare l'italiano in linea.
P.S.: invece dell'inutile online può benissimo usare l'italiano in linea.
- Ferdinand Bardamu
- Moderatore
- Interventi: 5085
- Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
- Località: Legnago (Verona)
Il Serianni nella sua Grammatica (III. 67) dice, a proposito dei «Nomi in -sore»:
I nomi che al maschile terminano in -sore (perlopiù nomi d'agente deverbali, per es. aggredire → aggressore ‘chi aggredisce’), formano quasi sempre il femminile in -itrice, partendo dalla radice dell'infinito, terminante per d: difensore (difend-ere) → difenditrice, offensore (offend-ere) → offenditrice, trasgressore (trasgred-ire) → trasgreditrice.
[…] Il suffisso popolare -sora si affianca talvolta a -itrice: uccisore → ucciditrice e uccisora (e cosí, anticamente, offensora, difensora, ecc.).
Sennonché in italiano non esiste il verbo *predecedere (e, a quanto mi risulta, non esiste nemmeno il latino praedecedĕre), perciò ci troviamo a un bivio: o accettiamo predecessora, che tuttavia è raro (come conferma il Treccani in linea) e ha una connotazione popolare; oppure troviamo una perifrasi – cosa che, personalmente, consiglio.
P.S. Se non sbaglio, in ispagnolo il femminile in -a dei nomi in -sor è normale. Forse, in italiano ha agito la devozione verso il latino, impedendo la normalizzazione della forma in -a, che pure, anticamente, era possibile con maggiore libertà.
I nomi che al maschile terminano in -sore (perlopiù nomi d'agente deverbali, per es. aggredire → aggressore ‘chi aggredisce’), formano quasi sempre il femminile in -itrice, partendo dalla radice dell'infinito, terminante per d: difensore (difend-ere) → difenditrice, offensore (offend-ere) → offenditrice, trasgressore (trasgred-ire) → trasgreditrice.
[…] Il suffisso popolare -sora si affianca talvolta a -itrice: uccisore → ucciditrice e uccisora (e cosí, anticamente, offensora, difensora, ecc.).
Sennonché in italiano non esiste il verbo *predecedere (e, a quanto mi risulta, non esiste nemmeno il latino praedecedĕre), perciò ci troviamo a un bivio: o accettiamo predecessora, che tuttavia è raro (come conferma il Treccani in linea) e ha una connotazione popolare; oppure troviamo una perifrasi – cosa che, personalmente, consiglio.
P.S. Se non sbaglio, in ispagnolo il femminile in -a dei nomi in -sor è normale. Forse, in italiano ha agito la devozione verso il latino, impedendo la normalizzazione della forma in -a, che pure, anticamente, era possibile con maggiore libertà.
Grazie a entrambi per i chiarimenti e suggerimenti.
Dunque, se scegliessi di variare in perifrasi il contesto mi permetterebbe di utilizzare anche una forma altisonante come "colei che mi precedette" (infatti è un'imperatrice a parlare); ciò che però non ho ben inteso nell'intervento di Ferdinand è perché non potrebbe andare bene precedentrice, che si costruirebbe partendo dall'infinito di precedere sul participio presente precedente (e non da predecedere, come suggerisce lui).
Da ultimo: sono nuova nel forum e le bacchettate mi servono, grazie Andrea!
Dunque, se scegliessi di variare in perifrasi il contesto mi permetterebbe di utilizzare anche una forma altisonante come "colei che mi precedette" (infatti è un'imperatrice a parlare); ciò che però non ho ben inteso nell'intervento di Ferdinand è perché non potrebbe andare bene precedentrice, che si costruirebbe partendo dall'infinito di precedere sul participio presente precedente (e non da predecedere, come suggerisce lui).
Da ultimo: sono nuova nel forum e le bacchettate mi servono, grazie Andrea!
- Infarinato
- Amministratore
- Interventi: 5256
- Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
- Info contatto:
Perché questi derivati si formano a partire dalla radice dell’infinito, appunto, non del participio presente, ergo, al massimo, preceditrice.cecca ha scritto:…ciò che però non ho ben inteso nell'intervento di Ferdinand è perché non potrebbe andare bene precedentrice, che si costruirebbe partendo dall'infinito di precedere sul participio presente precedente…
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- Interventi: 1633
- Iscritto in data: ven, 13 apr 2012 9:09
Se serve per un testo narrativo o teatrale in cui debba parlare un'imperatrice, la perifrasi mi pare la più adatta al contesto. Teatralmente ha un'altra forza (prova a recitarla, trovando l'appoggiatura giusta, e te ne convinci subito), rispetto a un burocratico "la mia preceditrice" o "predecessora", che secondo me butta tutta la scena nella quotidianità più banale.
Invece, mi sono persa sui participi e gli infiniti: predecessore dovrebbe venire da un *predecedere, per così dire, mentre preceditrice non è da precedere? o -de- per qualche motivo salta? qual'è la versione giusta?
Invece, mi sono persa sui participi e gli infiniti: predecessore dovrebbe venire da un *predecedere, per così dire, mentre preceditrice non è da precedere? o -de- per qualche motivo salta? qual'è la versione giusta?
- Infarinato
- Amministratore
- Interventi: 5256
- Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
- Info contatto:
In realtà, come ci spiega il Treccani, viene da prae- e decessor, e quest’ultimo a sua volta da decedĕre, ma un *praedecedĕre non è mai esistito.domna charola ha scritto:Invece, mi sono persa sui participi e gli infiniti: predecessore dovrebbe venire da un *predecedere, per così dire…
Sí, «salta» dal fatto che, mancando appunto un *predecedere, alla nostra Cecca era parso naturale ricorrere a[l semanticamente affine] precedere.domna charola ha scritto:…mentre preceditrice non è da precedere? o -de- per qualche motivo salta?
- u merlu rucà
- Moderatore «Dialetti»
- Interventi: 1337
- Iscritto in data: mar, 26 apr 2005 8:41
Forse nel latino classico ma in testi latini del 1600/1700 esiste.Infarinato ha scritto:In realtà, come ci spiega il Treccani, viene da prae- e decessor, e quest’ultimo a sua volta da decedĕre, ma un *praedecedĕre non è mai esistito.
Provate a gugolare praedecedere.
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