Compendio
Moderatore: Cruscanti
Compendio
Scusate la sfacciata richiesta di aiuto.
Io avevo tradotto "(definitive) survey of the theory of relativity" come "un compendio della teoria della relatività"
(si tratta di un articolo scritto da Pauli in gioventù).
La redattrice che ha rivisto la traduzione ha corretto in "compendio alla teoria".
Ora, ho cercato sullo Zingarelli e sul Garzanti e non trovo esemplificato né descritto il caso di "compendio a", che a me suona come "complemento di", ossia qualcosa di aggiuntivo, non un riassunto come invece nel caso in questione.
Grazie per l'eventuale aiuto.
Io avevo tradotto "(definitive) survey of the theory of relativity" come "un compendio della teoria della relatività"
(si tratta di un articolo scritto da Pauli in gioventù).
La redattrice che ha rivisto la traduzione ha corretto in "compendio alla teoria".
Ora, ho cercato sullo Zingarelli e sul Garzanti e non trovo esemplificato né descritto il caso di "compendio a", che a me suona come "complemento di", ossia qualcosa di aggiuntivo, non un riassunto come invece nel caso in questione.
Grazie per l'eventuale aiuto.
Bellissimo epítome, caro Incarcato. Mi permetto solo di precisare, per chi intendesse usare questa parola, che è femminile, come acme.Incarcato ha scritto:Se preferisce un vocabolo aulico: epitome.
Concordo con quanto è stato detto fin qui: compendio di, non a, e nessun letterato smentisce questa costruzione.

Veramente, caro Incarcato, asma s’impiega piú correttamente al maschile, essendo neutro sia in greco sia in latino, e cosí nell’uso scientifico (asma cardiaco, asma uterino, asma isterico, asma uremico, asma allergico), anche se nell’uso comune si fa femminile.Incarcato ha scritto:...e come asma, che da molti si crede maschile.
Segnalo altre parole dal genere spesso dubbio.
Sono (preferibilmente) maschili: amàlgama, purè, soprano.
E (preferibilmente) femminili: ambàge, gala, retrobottega.
Ma davvero potrei scrivere che Pauli scrisse un'epitome della teoria della relativita`? Non lo scriverei mai (in un libro che parla di fisica cercando di evitare formule parole "difficili" scientifiche anche dove sarebbero opportune, sarebbe un controsenso mettere invece paroloni "letterari"), ma chiedo per sapere come si dovrebbe usare la parola. Davvero se leggo ad esempio le pagine della Treccani sulla relativita` o sulla teoria dell'evoluzione sto leggendo un'epitome?Marco1971 ha scritto:Bellissimo epítome, caro Incarcato.Incarcato ha scritto:Se preferisce un vocabolo aulico: epitome.
A sua parziale consolazione le posso dire che diversi vocabolari (tra cui il DISC) danno come genere preferibile per la parola, il femminile.Incarcato ha scritto:Grazie Marco, qui l'ho sparata grossa. Mi scuso della svista.
Nell’inserto grammaticale del GRADIT viene però chiarito che, nel linguaggio medico, il termine è usato specialmente al maschile.
Infine, l’espressione di Marco1971, “nell’uso comune si fa femminile” andrebbe integrata con “e nella nostra tradizione letteraria”, almeno secondo quanto evinco dall’interrogazione della base dati della LIZ 4.0.
Quindi, secondo me, se vogliamo seguire la nostra tradizione letteraria, il termine va fatto femminile, se ci vogliamo adeguare all’uso più frequente in campo medico, il termine sarà maschile.
Il Battaglia potrebbe fornire ulteriori indicazioni e smentire o meno queste mie ultime affermazioni…

Secondo me, no.Bue ha scritto: Davvero se leggo ad esempio le pagine della Treccani sulla relativita` o sulla teoria dell'evoluzione sto leggendo un'epitome?
Epitome è sinonimo di compendio nel significato di 'riassunto (e semplificazione) di un testo o delle opere di un autore' e non di 'trattazione sintetica di un argomento'.
Quindi, nel caso delle pagine della Treccani, si può parlare di compendio, di panoramica ma non di epitome.

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